Servizio da tavola
Andlovitz Guido; Società Ceramica Italiana Laveno
Descrizione
Identificazione: Vedute ed elementi caratteristici del Lago Maggiore
Autore: Andlovitz Guido (1900-1971), designer; Società Ceramica Italiana Laveno (1856-1965), produttore
Cronologia: post 1931
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: terraglia forte / smaltatura, doratura; decalcomania; aerografo
Descrizione: Servizio da tavola formato da 32 piatti piani, 29 piatti fondi, 74 piatti da frutta, 11 piatti da formaggio, 13 lunette, 4 coppette da gelato, 4 piatti da dolce, 7 raviere, 12 piatti da portata circolari, 18 piatti da portata ovali, 9 piatti fondi da portata ovali (legumiere), 2 piatti da portata da pesce, 4 salsiere, 3 zuppiere, 6 insalatiere, 14 tazzine da caffé, 2 piattini da caffé. Ogni componente del servizio è caratterizzato da una superficie sagomata con bombature e coste leggermente rilevate, i profili sono ondulati. Il fondo è bianco mentre i decori a smalti policromi raffiguranti piccole vedute, paesaggi, edifici o elementi caratteristici del Lago Maggiore. Gli orli sono dorati e rifiniti internamente da una piccola fascia smaltata a tratteggio incrociato in rosso.
Notizie storico-critiche: Il servizio da tavola in esame (num. inv. 2667... 2911) è accompagnato da un servizio da caffé (num. inv. 2672...2900). Fin dalla sua nomina a direttore artistico della SCI, Guido Andlovitz si prefisse di rigenerare le forme tradizionali con decori nuovi. E' il caso della forma ""Vecchio Milano"" cui adattò nel 1931 il nuovissimo decoro "Lago maggiore", come si evidenzia nel cospicuo servizio in esame a conferma che una decorazione nuova, se concepita organicamente, può conferire un aspetto attuale e "scattante" anche a una bella forma tradizionale. Fu certamente uno dei servizi più prestigiosi della produzione del momento se Andlovitz lo concepì in piccolissima serie e se l'azienda gli consentì - caso unico- di firmarlo nella marca. La scritta Verbano e la data 1931 presenti nel marchio suggeriscono che probabilmente il servizio fu realizzato per celebrare nel 1931 l'inizio della produzione di porcellana da tavola a Laveno nello stabilimento Verbano. Nell'ambito dei repertori decorativi creati dall'Andlovtz il decoro Lago Maggiore rappresenta un modo frazionato di raffigurare il paesaggio, definito da Mario Munari a "scena spezzata". L'impianto decorativo di queste ceramiche rifugge dalla centralità e dalla strutturazioni lungo diretrici ortogonali, mentre vi predominano l'asimmetria e le fughe visuali sghembe che risentono del gusto per la cineseria e il giapponismo. La semplificazione geometrica degli elementi e il modo di sfumare i corpi nel'intento di suggerirne la volumetria ricorda le opere di Carlo Carrà degli anni venti. Nel decoro Lago maggiore sono presenti espressioni diversificate di un tema molto caro a Guido Andlovitz: i "paesaggi d'acqua" con particolare ricorrenza delle 'barche' raffigurate in una vasta gamma di tipi, generalmente riprese da modelli reali e con divertenti variazioni fantastiche. Il decoro Lago fu applicato in un primo momento sulla forma "Vecchio Milano", poi sulla forma Pomezia (1936 ca.). Del decoro Lago esistono diversi disegni originali a matita, pastello, inchiostro e acquerello su carta conservati nel fondo archivistico della SCI: alcuni di questi raffigurano il decoro proprio sulla forma "Vecchio Milano" con le rifiniture che compaiono sui pezzi finiti. Nel Museo è conservato anche un altro servizio forma ""Vecchio Milano"" con decoro "Lago Maggiore", ma più ridotto nella quantità e nella varietà dei componenti e con filettatura monocroma (num. inv. 2051...3517). Negli anni '90 la Richard Ginori ha rimesso in produzione il servizio Lago.
Il servizio in esame è eseguito a colaggio, mentre i decori sono realizzati a decalcomania (o transfer): si vedano in proposito le lastre in rame acciaiato conservate nel Museo e raffiguranti molti dei decori presenti nel servizio in combinazioni diversificate (nn. inv. 2480, 2483, 2484, 2485). Tipologicamente si lega ad un servizio da caffé (num. inv. 2672...2900).
Il servizio è stato donato da Vanna Scotti Meregalli, nipote di Vanna Scotti, figlia dell'Ing. Luciano Scotti che fu direttore generale della SCI dal 1916.
Collocazione
Laveno-Mombello (VA), MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2009)
Aggiornamento: Civai, Alessandra (2012); Fracassetti, Lisa (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/XC010-00796/
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