Ritratto di Lazzaro Spallanzani

Ugo Antonio

Ritratto di Lazzaro Spallanzani

Descrizione

Autore: Ugo Antonio (1870/ 1956)

Ambito culturale: ambito siciliano

Cronologia: ca. 1900

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: gesso patinato; marmo

Misure: 66 x 45 x 250

Descrizione: Testa di Lazzaro Spallanzani, all'antica, che la patina fa sembrare in bronzo.
Scritta identificativa sulla base in marmo che poggia su un alto plinto in marmo giallo leggermente strombato, recante al centro l'iscrizione incisa e campita in nero.
A parete, con funzione di sfondo, una lastra marmorea rosa centinata.

Notizie storico-critiche: Una testa analoga, in marmo, è stata fatta realizzare dal Prof. Arturo Marcacci negli anni in cui era rettore dell'Università di Palermo (1896-1898), dallo scultore siciliano Antonio Ugo (testa marmorea di Spallanzani del 1899, conservata presso l'Istituto di Fisiologia Umana della città).
Il gesso pavese, probabilmente donato dall'autore allo stesso Marcacci, è stato da lui portato a Pavia, nel momento del suo trasferimento all'Università di Pavia (è stato Direttore dell'Istituto di Fisologia dal 1904 al 1914) e donato all'Università dopo la sua morte (1915).
Sul piedistallo è riportata un'iscrizione tratta dai punti più salienti della mozione fatta dal cittadino Gregorio Fontana, rappresentante del Consiglio de' Juniori, due giorni dopo la morte di Spallanzani perchè a Pavia sorgesse "un monumento a pubblico attestato della nazionale riconoscenza".
Lazzaro Spallanzani (1729-1799), resse la cattedra di Storia Naturale della Regia Università di Pavia per 30 anni, dal novembre 1769, quando fu chiamato a Pavia (proveniente dall'Università di Modena) da Wenzel Anton Kaunitz Rietberg, cancelliere di Stato di Maria Teresa.
Appena nominato professore a Pavia, Spallanzani sollecitò la creazione di raccolte didattiche per le sue lezioni di Storia Naturale; l'imperatrice in persona ordinò di spedire a Pavia sette casse di materiali che giunsero il 6 febbraio 1771 e costituirono il primo nucleo del Museo. La prima sede provvisoria del Museo fu ospitata nel Collegio Ghislieri e successivamente nella Casa Malaspina adiacente al Collegio. Nel 1775 per l'accrescersi delle raccolte il Museo fu trasferito nel palazzo dell'Università. Nel 1935 il Museo di Zoologia seguì le sorti dell'Istituto, trasferendosi a Palazzo Botta.

Collocazione

Provincia di Pavia

Credits

Compilazione: Manara, Roberta (2008)

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