Ritratto del capitano Paolo Longhi

Bossi, Giovan Battista (attribuito)

Ritratto del capitano Paolo Longhi

Descrizione

Autore: Bossi, Giovan Battista (attribuito) (notizie sec. XIX prima metà), pittore

Cronologia: 1834

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 123 cm x 214 cm (intero)

Descrizione: Ritratto a figura intera del Capitano Paolo Longhi in divisa da parata nera si staglia dal fondo bruno indicando con il braccio destra l'edificio porticato e loggiato dell'Ospedale degli Infermi (ubicato nell'attuale Palazzo del Municipio) dalla parte che dava sull'attuale ex piazza del mercato. Sul loggiato e sul piazzale si vedono gli ospiti dell'Istituto intenti alla lavorazione della seta, occupazione cui essi dovevano dedicarsi rispettando lo statuto di fondazione, raffigurazione di grande interesse storico.

Notizie storico-critiche: Battista Bossi, ha modeste capacità sia nella resa delle sue figure che risultano essere rigide sia nella resa dello spazio, nonostante sia molto attento alla resa del dettaglio. Non si sa se queste effigi venivano ancora esposte, come era tradizione il giorno del Corpus Domini sulla facciata degli edifici di Carità per ricordare i fondatori di tali Enti, infatti Stefano Boldrini ci rende noto che a Vigevano tale tradizione si era perduta già nella seconda metà dell'Ottocento.
Il Capitano giubilato Paolo Longhi, qui ritratto secondo la tradizionale iconografia ospedaliera, lasciò le sue sostanze al Pio Istituto dei Poveri, voluto a partire dal 1535 da Cristoforo de Rodolfi ma costituitosi in Istituzione nel 1832. In quell'anno fu istituita la nuova sede (qui chiaramente documentata nel dipinto) che occupava una parte del fabbricato dell'Ospedale degli Infermi (ora sede del Municipio): quella che prospettava sull'attuale ex piazza del mercato. Si tratta di un importante documento storico che fornisce preziose indicazioni sull'aspetto che doveva avere l'attuale Palazzo del Municipio, e sulla vita che si svolgeva all'interno dell'Istituto, dove gli ospiti si dedicavano alle varie fasi della lavorazione della seta come da statuto di fondazione.
Dal cartiglio si apprende che il Longhi devolse tutte le sue sostanze al Pio Istituto dei Poveri, fondato nel 1535 da Cristoforo Rodolfi, ma costituitosi in istituzione solo nel 1832. In quell'anno inoltre venne inaugurata la nuova sede che, come mostra il dipinto, occupava una parte del fabbricato dell'ospedale degli Infermi. Di conseguenza, il ritratto è da porsi dopo il 1834, anno della sua morte.
Per confronti stilistici è possibile attribuire anche questo dipinto al pittore vigevanese Battista Bossi, che firma il dipinto alla scheda N. NCTN 00012168. Del Capitano Paolo Longhi esiste un altro ritratto, facente parte della serie dei ritrattini su carta, che probabilmente si è ispirato a questo più importante ritratto come modello fisiognomico.
Il Bossi fu modesto pittore locale di cui non si possiede documentazione archivistica, fatta ad eccezione per una lettera che lo lega a Francesco Cocc'Ordino.
Nella quadreria dell'Ospedale si conservano tre serie di ritratti realizzati nella prima metà del XIX secolo e corrispondenti a due distinte tipologie. La prima è formata da ritratti a tutta figura, mentre la seconda si compone di piccoli tondi che, ad evidenza, ebbero intento puramente documentario. I primi eseguiti furono i ritratti a figura intera, modalità che sottolinea il carattere celebrativo della collezione, secondo un'iconografia che di per sé esprime il ruolo e il primato dei personaggi ritratti; lo si deduce dalla tipologia, dallo stile, dalle personalità raffigurate e dalla cronologia della loro vita, anche se nessuna notizia d'archivio documenta specificatamente la serie. Il programma che il nucleo di ritratti a figura intera sottende è quello della celebrazione dei fondatori abbinata al ringraziamento verso chi aveva accordato lasciti all'Ospedale e alle opere pie. Gli intenti gratulatori venivano ad esplicitarsi nel cartiglio che correva nella parte inferiore del dipinto e ricordava l'entità del lascito nonché l'ente che ne aveva tratto beneficio. Caratteristica della serie è anche l'ambientazione, che affianca ai personaggi di volta in volta raffigurati l'illustrazione delle migliorie introdotte nella struttura ospedaliera. I ritratti che tuttora si conservano nella quadreria sono quattro e raffigurano Gerolamo del Pozzo (m. 1574), il vescovo Giuseppe Maria Scarampi (m. 1801), Francesco Cocc'Ordino (m. 1820) e il capitano Paolo Longhi (m. 1834); non si devono necessariamente ricondurre allo stesso momento cronologico e ai medesimi autori.
Il dipinto realizzato per primo è quello dello Scarampi, sicuramente commissionato dall'Ospedale dopo la morte del presule come atto di riconoscenza per il suo contributo all'unificazione dei tre antichi centri di cura cittadini. Trova un significato parallelo nel ritratto conservato presso la galleria del palazzo Vescovile.
Il ritratto dello Scarampi è l'unico caso in cui è possibile ricostruire la storia dell'iconografia del personaggio ritrattato, possiamo ipotizzare che anche per gli altri ritratti commemorativi presenti nella quadreria le fisionomie siano state riprese da ritratti personali dei benefattori, conservati dalla famiglia o comunque presenti tra i loro beni personali.
In quadreria sono presenti altri tre ritratti raffiguranti Paolo Longhi: il primo fa parte della serie dei tondi risalenti al 1846, il secondo è una tela di formato qudrangolare di mediocre qualità pittorica.
Dopo l'esecuzione dei quattro ritratti pervenutici, la serie rimase incompleta. Lo scopo del programma figurativo non era solo quello di commemorare i più importanti benefattori e fondatori di opere pie cittadine, ma anche quello di promuovere iniziative filantropiche tra i notabili vigevanesi garantendo loro una fama duratura.

Collocazione

Provincia di Pavia

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Pavia

Credits

Compilazione: Casati, Paola (2009)

Aggiornamento: Knapp, Blanka (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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