Ritratto di Angelo Colli Cantone
Garberini, Giovan Battista (attribuito)
Descrizione
Autore: Garberini, Giovan Battista (attribuito) (1819-1896), pittore
Cronologia: ca. 1876
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 38 cm x 48 cm (intero)
Descrizione: Ritratto del benefattore Angelo Colli Cantone in medaglione ovale con fondo in bruno chiaro. Giacca nera con panciotto grigio.Capelli e barba e baffi biondi. Cornice in legno dorata.
Notizie storico-critiche: Il dipinto fa parte di una serie di ritratti commemorativi di benefattori di impostazione omogenea, ugual misura ed ugual incorniciatura che sembrano continuare la galleria dei ritratti di benemeriti benefattori iniziata nella prima metà nell'Ottocento dalla Congregazione di Carità per celebrare il personaggio che beneficiava l'ente caritatevole. L'icongrafia è quella classica in uso presso gli enti ospedalieri o caritatevoli: ritratto con cartiglio celebrativo del benefattore in cui viene dichiarata la somma legata.
La serie è composta anche da una serie di dipinti di ugual impostazione eseguiti dal pittore vigevanese Giovan Battista Garberini (Vigevano 1819/1896). Anzi alcuni ritratti di benefattori vengono eseguiti due volte: una per opera di un anonimo pittore locale; l'altra dal Garberini (si veda il caso di Andrea Mercalli, ad es.).
Il ritratto evidenzia le caratteristiche esecutive e la raffinata tecnica pittorica del Garberini, particolarmente portato al ritratto che interpretò con grande sensibilità . Nel suo ultimo periodo il Garberini utilizza una pennelata più pastosa e meno sfumata ed impasti cromatici più tendenti al rossiccio rispetto alle opere del periodo precedente.
Il dipinto fa parte di quella serie di ritratti che dovevano far parte di una volontà di rinnovamento della quadreria che fu attuato solo in minima parte, come dimostrano sia la scarsa documentazione archivistica, sia i pezzi conservati attualmente presso l'ospedale. La prima notizia inerente alla commissione di nuovi ritratti risale al settembre del 1876 ed è ricavata da un verbale di seduta del regio commissariato straordinario.
Il ritratto non è firmato ma si può certamente affermare che si tratta di un'opera del pittore Garberini come risulta dal "Verbale di seduta della Commissione Amministratrice dei pii istituti di Vigevano" del 28 settembre 1876 (Archivio Storico Ospedale Civile, 1820) che commissionò all'artista i due ritratti a mezza figura di Angelo Colli Cantone e del Vescovo Forzani (scheda 63). Il dipinto con il Colli Cantone, morto nel 1874, inaugura la serie dei tondi dei benefattori contemporanei realizzati da questo momento e sino ai primi del XX secolo. Inoltre, questi due dipinti sono particolarmente importanti per la storia della galleria dell'Ospedale vigevanesi perché con Forzani si conclude la raffigurazione dei benefattori "storici" mentre con Colli Cantone si inaugura quella dei benefattori contemporanei.
Suoi i ritratti dei "Coniugi Pisani", suoi mecenati, proprietà dell'Ospedale di Vigevano; dei "Marchesi Saporiti", all'Istituto Negroni della stessa città . Sue opere si trovano in tutte le chiese di Vigevano e in tante della Lomellina. Monumenti funebri impreziosiscono le tombe patrizie del Cimitero Comunale, dove lÂ'Artista si supera è nel monumento funebre della cappella Pisani e nello stupendo ritratto della madre. Giovan Battista La Commissione Amministratrice dell'Ospedale decise di intraprendere una raccolta di ritratti dei benefattori e a seconda della quantità di somma donata avrebbe provveduto a far realizzare un dipinto a tutta figura o una a mezza figura. Per l'esecuzione dei dipinti si incaricò Giovan Battista Garberini che realizzò la serie dal 1876 iniziando dai ritratti del vescovo Forzani e Angelo Colli Cantone. Purtroppo questo piano di riordino si realizzò solo in parte per mancanza di fondi, per cui si procedette alla realizzazione dei ritratti a mezza figura entro tondi e con una targa dipinta nel margine inferiore in cui si riportarono solo i dati anagrafici del ritrattato e l'ammontare della somma donata. Nel 1880 fu realizzata un'altra parte di ritratti comprendenti le effigi del marchese Arconati Visconti, Giuseppina Bellone, Marcellino Nebbia, Luigi Maria Mattacchini e del marchese Apollinare Rocca Saporiti. Tutti questi dipinti recano la firma di Garberini e la data. Nel 1881, altri tre ritratti: Elisabetta Bolgiani, Tersa Meschini Borra e Teresa Lissi vedova Chiapasco anche se di quest'ultimo non si è certi poiché non è autografato. Nel 1882 realizza l'effige di Agostino Figaro. Nel 1884 quelli di di Camillo Ambrosioni, Carlo Camani e Andrea Mercalli. Nel 1893 realizza il ritratto di Giuseppe Tosi e di Maria Sala. Nel 1895 quello di Giovanni Porta. Nel 1896 Garberini morì lasciando all'Ospedale, parte della serie dei dipinti da lui realizzati. Nella collezione sono conservati delle sue effigi, uno di sua proprietà , poi donato all'Ospedale che servì come modello per l'effige destinata a essere inserita nella serie dei benefattori.
Dal 1876, Garberini eseguì numerosi ritratti per la quadreria dell'ospedale. A partire da questo momento i dipinti seguono la tipologia della mezza figura incorniciata nel tondo, che reca alla base il cartiglio completo di nominativo, data del decesso ed entità del lascito. La serie, inaugurata dai ritratti del vescovo Forzani e di Angelo Colli Cantone, venne proseguita sino al 1895, un anno prima della morte del Garberini.
Collocazione
Provincia di Pavia
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Pavia
Credits
Compilazione: Casati, Paola (2009)
Aggiornamento: Knapp, Blanka (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/r9060-00083/
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