Ritratto del marchese Apollinare Rocca Saporiti
Garberini, Giovan Battista
Descrizione
Autore: Garberini, Giovan Battista (1819-1896), pittore
Cronologia: 1880
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 41 cm x 52 cm (intero)
Descrizione: Ritratto del Marchese Apollinare Rocca Saporiti (benefattore dell'asilo d'infanzia) in medaglione ovale con fondo in bruno scuro. Abito nero di rappresentanza con numerose medaglie e onoreficienze legate con nastro rosso intorno al collo. Volto incorniciato da capelli, baffi e barba grigi eseguiti con grande perizia. Volto finemente modellato a chiaroscuro. Cornice in legno dorata con vetro.
Notizie storico-critiche: Il dipinto fa parte di una serie di ritratti commemorativi di benefattori di impostazione omogenea, ugual misura ed ugual incorniciatura che sembrano continuare la galleria dei ritratti di benemeriti benefattori iniziata nella prima metà nell'Ottocento dalla Congregazione di Carità per celebrare il personaggio che beneficiava l'ente caritatevole. L'icongrafia è quella classica in uso presso gli enti ospedalieri o caritatevoli: ritratto con cartiglio celebrativo del benefattore in cui viene dichiarata la somma legata. Il dipinto si colloca nella tarda attività del pittore, che comprende diversi ritratti per la quadreria, i quali tuttavia risultano meno felici, fatta eccezione per quello di Gian Martino Arconati Visconti.
La serie è composta anche da una serie di dipinti di ugual impostazione eseguiti dal pittore vigevanese Giovan Battista Garberini (Vigevano 1819/1896). Anzi alcuni ritratti di benefattori vengono eseguiti due volte: una per opera di un anonimo pittore locale; l'altra dal Garberini (si veda il caso di Andrea Mercalli, ad es.).
Il ritratto evidenzia le caratteristiche esecutive e la raffinata tecnica pittorica del Garberini, particolarmente portato al ritratto che interpretò con grande sensibilità. Nel suo ultimo periodo il Garberini utilizza una pennelata più pastosa e meno sfumata ed impasti cromatici più tendenti al rossiccio rispetto alle opere del periodo precedente.
Il ritratto del Rocca Saporiti è stato eseguito dopo la morte del benefattore. Il Marchese intrattenne ottimi rapporti con il Garberini a cui commissionò nel 1849 il ritratto di famiglia ed un fregio ad affresco con ritratti nella sala grande della sua villa alla Sforzesca.
Dal 1876, Garberini eseguì numerosi ritratti per la quadreria dell'ospedale. A partire da questo momento i dipinti seguono la tipologia della mezza figura incorniciata nel tondo, che reca alla base il cartiglio completo di nominativo, data del decesso ed entità del lascito. La serie, inaugurata dai ritratti del vescovo Forzani e di Angelo Colli Cantone, venne proseguita sino al 1895, un anno prima della morte del Garberini.
Il nome della famiglia Saporiti è legato a quello della tenuta Sforzesca. Apollinare Rocca Saporiti fu personaggio di spicco per molti aspetti. Promosse borse di studio, bonifiche agrarie, attività imprenditoriali e fece erigere vari edifici tra cui i due palazzi destinati a ospitare il Collegio Saporiti, le scuole medie e, per breve tempo, un piccolo ateneo legale. Patriota ospitò nel 1849 Carlo Alberto con il suo stato maggiore. Acommemorare tale evento Giovan Battista Garberini realizzò su commissione del Rocca Saporiti, il grande dipinto raffigurante "La battaglia della Sforzesca del 22 marzo 1849", presentato all'esposizione annuale di Brera nel 1859. Morì a Milano nel 1880.
Vedi campo OSS per vita su Garberini.
Collocazione
Provincia di Pavia
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Pavia
Credits
Compilazione: Casati, Paola (2009)
Aggiornamento: Knapp, Blanka (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/r9060-00085/
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