San Domenico ascende al cielo

ambito lombardo

San Domenico ascende al cielo

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1590 - ante 1610

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 76 cm x 98 cm (intero)

Descrizione: Al centro della composizione si staglia la figura di San Domenico in abito monacale svolazzante a braccia aperte è sorretto da due angeli in veste gialla e rossa. Il Santo aiutato dagli angeli, sta salendo la scala che lo porta al cielo ove vi sono il Cristo in manto rosso e la Vergine in veste rossa e manto verde. Tutt'intorno nuvole con angeli. Sullo sfondo, paesaggio con montagne con paesino in monocromia in lontananza e fiume. Attenzione per il dettaglio. Disarmonica anatomia delle figure. Cornice in legno coeva.

Notizie storico-critiche: Il dipinto fa parte di quel nucleo più antico e storicamente più importante dal punto di vista storico delle collezioni ospedaliere nonostante la disarmica anatomia delle figure e il particolare dell'angelo a destra che solleva il santo fanno pensare ad un artista mediocre. Sono opere giunte al patrimonio dell'Ospedale del Santissimo Sacramento a partire dal 1768 con la fusione degli antichi enti di assistenza e carità in un'unica istituzione e documentano l'impegno di benefattori e di fondatori nella gestione delle antiche opere pie. Queste opere sono state commissionate o donate allo scopo di decorare i luoghi pii e i luoghi di culto al loro interno. Sono opere di cui non si ha certezza documentaria della provenienza a parte di acuni casi quali ad esempio i tre frammenti lignei dell'Immacolata che sono stati ricondotti all'ospedale e spezieria omonimi, l'ancona del pittore Giovanni Quirico da Tortona alla cappella della Visitazione nella collegiata di Sant'Ambrogio, la "Santa Marta" di Camillo Zocco dalla perduta ancona della chiesa dell'ospedale delle Sante Marta e Maria, la "Presentazione della Vergine al Tempio" di Camillo Procaccini alla cappella dell'orfanatrofio di Agnese Riberia, mentre di altre opere si è potuta supporre la provenienza dall'ospedale della Sante Marta e Maria oppure da collezioni private.
L'opera giuse a far parte della collezione ospedaliera, probabilmente, per via testamentaria da parte dell'avvocato Vincenzo Deomini infatti nell'inventario delle sue sostanze viene nominato un dipinto raffigurante "la scala del Paradiso con cornice dorata", nello stesso documento è citato un quadro rappresentante "la Madonna col Bimbo cui viene offerto un cesto di frutta" in questo caso riconoscibile nel "Riposo durante la fuga in Egitto". L'iconografia di San Domenico che ascende al cielo con una scala a pioli deriva da una visione del beato Guala de Roniis (1180-1244), padre domenicano e vescovo di Brescia. In realtà in questo dipinto l'iconografia si distanzia da quella canonica e dalla visione di Guala che vede San Domenico seduto ai piedi della scala sostenuta ai lati dalla Vergine e da Cristo, infatti qui il Santo è aiutato dagli angeli che lo sollevano.

Collocazione

Provincia di Pavia

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Pavia

Credits

Compilazione: Casati, Paola (2009)

Aggiornamento: Knapp, Blanka (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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