Assunzione della Madonna

ambito lombardo

Assunzione della Madonna

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1700 - ante 1749

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 142 cm x 200 cm

Notizie storico-critiche: Riferita al Magatti dal Borri, che elenca le altre tele antiche presenti nella chiesa dell'Ospedale (la Flagellazione di Cristo (di scuola lombarda, ma per la quale in tempi recenti è stata avanzata l'ipotesi di avvicinamento alla produzione di Riccardo Taurini ), San Carlo visita gli appestati (segnalato nel Borri con la vecchia attribuzione a "uno de' fratelli Procaccini" e attribuita pochi anni orsono a Francesco Innocenzo Torriani ) e la Deposizione di Cristo) la tela, bisognosa di un intervento di restauro, è giunta sino a noi in mediocri condizioni conservative.
Tuttavia una sapiente composizione delle figure nonché un calibrato registro formale e una certa libertà inventiva nei volti degli angioletti, fanno di quest'opera una delle più notabili di soggetto sacro del patrimonio ospedaliero.
Un ricordo suggestivo dell'opera di Salvatore Bianchi è ravvisabile nel dipinto qui preso in questione, sebbene la diversa tecnica dell'opera del Bianchi renda problematico l'accostamento stilistico con l'opera del nosocomio cittadino.
Il brano al quale si intende fare riferimento è l'Assunzione affrescata da Salvatore Bianchi a Ganna (Varese), nella chiesa di Santa Croce in Campobella (post 1692 - ante 1723). Il velatese Salvatore Bianchi non fu immune dagli esempi genovesi di Domenico Piola, Gregorio De Ferrari e Bartolomeo Guidobono, scoprendo il dinamismo e la leggerezza della loro pittura decorativa. Nel brano affrescato a Ganna, il Bianchi dispiega la sua maniera morbida ed aggraziata, fatta di impasti cromatici schiariti e di un sapiente chiaroscuro che dà corpo alle figure.
Uno schema che forse non mancò di interessare l'anonimo autore della tela del nosocomio varesino dove certe affinità desunte dall'opera del Bianchi sono ravvisabili oltre che nella figura della Madonna, nei lievi e scherzosi angioletti che ficcano lo sguardo in quello del riguardante.
È possibile che proprio il fare largo, monumentale, combinato con una felice composizione, abbia suggerito al Borri l'inserimento dell'opera nella produzione del Magatti. Tuttavia una certa insistita corposità nelle figure della Madonna e degli angeli difficilmente richiamano la tensione espressiva, le composizione serrate ed articolate, le fredde tinte marcate da livori trascoloranti del Magatti.
La mancanza di sicuri appigli cronologici, inoltre, dissuadono dall'azzardo di una proposta definitiva, ma suggeriscono tuttavia di collocare cronologicamente la tela verso la fine del XVII secolo.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi

Credits

Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)

Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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