Ritratto di Luigia Della Concezione vedova Sanvito

Bouvier, Pietro

Ritratto di Luigia Della Concezione vedova Sanvito

Descrizione

Autore: Bouvier, Pietro (1839-1927)

Cronologia: post 1898

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 112 cm x 220 cm

Notizie storico-critiche: La memoria del modello fotografico affiora con grande evidenza non solo nella posa dell'effigiata ma pure nella resa nitida e veritiera del volto della benefattrice.
Per tale stesura sottile e irreprensibile in quanto a fedeltà fisionomica, Bouvier si dimostra debitore nei confronti di Hayez e Casnedi dei quali era stato allievo negli anni della formazione braidense. Dall'esempio dei maestri dipende anche la sobrietà cromatica dell'immagine, appena ravvivata da alcuni accenni dorati della tovaglia damascata e della cornice posta sul tavolino, che ritrae il defunto consorte della donna. Degni di nota sono anche l'ambientazione entro cui campeggia la vedova Sanvito, il pavimento policromo e i pesanti drappi di velluto scuro sullo sfondo della tela.
Ad una più approfondita comprensione della tela, soccorrono alcuni confronti con opere dello stesso autore, pure eseguite per la committenza varesina, come il ritratto di Antonietta Comolli Piccinelli (1889) e il ritratto di Erminia Antonini Daverio (1907) pure presso l'Ospedale di Circolo, dove ancora si dispiega l'acribia del Bouvier nella descrizione dei dettagli e nella resa delle eleganti vesti borghesi.
Diverse sono le citazioni del Bouvier tratte dalla pittura dei contemporanei Paolo Sala (Milano 1859-1924) e Luigi Napoleone Grady nativo del pavese (Santa Cristina, 1860), attivo a Milano (un ritratto firmato si conserva alla Ca' Granda) e morto a Brusimpiano (Varese) nel 1949 .
Il dipinto dell'Ospedale di Varese ritrae Luigia Francesca Maria Della Concezione, nata da padre ignoto e da un'artista di strada nel 1819 a Barcellona, in Spagna . In tenera età fu trasferita in Italia, abbandonata ed in seguito adottata da una vedova di Lodi che, per avverse situazioni, lasciò la sua città per Milano, dove divenne portinaia presso la famiglia Sanvito.
A sua volta, nel 1859 Luigia fu assunta come cameriera dal padrone di casa, Silvestro Sanvito (1798-1881) proprietario, nella Castellanza di Casbeno di Varese, dell'antica villa detta "La Quiete".
Al 1863 risale il matrimonio con l'anziano Silvestro Sanvito, con il quale Luigia visse presso la bella villa di Casbeno. Qui il marito morì il 18 marzo 1881, dopo aver nominato erede universale dei suoi beni la moglie Luigia.
Non avendo discendenza diretta, il 6 novembre 1887 Luigia Della Concezione testava a favore di Gian Battista Sanvito, nipote di Silvestro. Essendo tuttavia quest'ultimo deceduto ancora celibe il 27 giugno 1889, il primo dicembre successivo la vedova designò erede l'amico di famiglia Gian Battista Bonazzola.
Luigia Della Concezione morì il 4 settembre 1897 beneficando con legati anche l'ospedale varesino, con l'indicazione di assicurare in permanenza l'assistenza sanitaria a tre infermi poveri residenti nel Comune di Malnate, dando la precedenza ai coloni delle terre dei Sanvito ubicate nelle località Rovera e Monte Morone . Il suo ritratto, realizzato a figura intera dal pittore milanese Pietro Bouvier, venne commissionato per la somma di millenovecento lire.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi

Credits

Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)

Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)

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