Ritratto di Carlo Filippetti

Colombo, Giuseppe

Ritratto di Carlo Filippetti

Descrizione

Autore: Colombo, Giuseppe (notizie sec. XIX ultimo quarto - sec. XX secondo quarto)

Cronologia: post 1885

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 147 cm x 230 cm

Notizie storico-critiche: Nel dipinto giunto a noi in discreto stato conservativo, il giovane Carlo Filippetti è effigiato a figura intera, in una posa un po' astratta e bloccata, al centro di un salotto borghese.
Rispetto alle successive composizioni documentate, collocabili cronologicamente ai primi del Novecento, l'autore Giuseppe Colombo sembra ancorato, a questa data, ad un'interpretazione calligrafica, talvolta pedante, che indugia con meticolosità sulla descrizione dei particolari ambientali e che sfiora accentuazioni quasi oleografiche.
Sarà forse d'ausilio confrontare la produzione ritrattistica del Colombo, anche in vista di una futura e completa disamina del corpus artistico, con i dipinti coevi del più noto e dotato Carlo Picozzi (Varese 1797 - Milano 1883) attivo per numerose commissioni da parte dell'Amministrazione dei Luoghi Pii elemosinieri che testimoniano la sua particolare fortuna goduta presso la committenza ambrosiana.
Benché il Picozzi raggiunga esiti ben più convincenti nell'interpretazione artistica degli effigiati, il Colombo pare richiamarne certe caratteristiche formali, soprattutto nell'impaginazione e nella composizione restituite con il consueto scrupolo.
Quanto al pittore Giuseppe Colombo, presso l'Archivio di Stato di Varese è stato rinvenuto il documento inedito di allogazione del ritratto, firmato dal nostro autore in data 24 gennaio 1886 e indirizzato alla Congregazione di Carità di Varese. Per il ritratto ad olio del Filippetti, Giuseppe Colombo ricevette in saldo lire 600 .
Stranamente non menzionato nel volume del Borri, il varesino Carlo Filippetti, figlio di uno dei più noti commercianti di pellami, non poté proseguire il commercio del padre Luigi a causa del cagionevole stato di salute. Il 5 luglio 1884 scrisse di suo pugno il testamento, istituendo erede del suo patrimonio il Ricovero di Mendicità, amministrato dalla Congregazione di Carità e lasciando parecchi legati tra i quali uno di trentamila lire a favore dell'Asilo Infantile ed uno di mille lire per ciascuna delle due Società Operaie di Varese.
Morì, così come attesta anche l'iscrizione commemorativa eseguita a pennello sul dipinto, il 10 luglio 1884.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi

Credits

Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)

Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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