Ritratto di Alberto Colombo
Talamoni, Giuseppe
Descrizione
Autore: Talamoni, Giuseppe (1886-1968)
Cronologia: post 1960
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 79 cm x 120 cm
Notizie storico-critiche: Il dipinto di Giuseppe Talamoni, pur ricordando in qualche modo i dettami della "classicità moderna" novecentista, è più addolcito nei tratti del volto dell'effigiato. La figura del professor Alberto Colombo, infatti, è riprodotta contro un'ariosa veduta di paesaggio nella quale si rintracciano i profili delle alture prealpine. La tela, firmata e datata 1960, riprende alcuni spunti dall'opera di Anselmo Bucci e di Alberto Salietti , sia nel respiro arioso del paesaggio che nel sicuro risalto della figura umana, modellata con discreto senso monumentale.
Alcuni echi postumi delle istanze artistiche novecentiste, sono rintracciabili nel processo di sintesi e nella semplificazione di alcuni particolari: dal taglio della giacca, ai blocchi geometrici dei libri, visti di scorcio sul tavolo dietro al quale si erge la figura del benefattore.
Dal ritratto gratulatorio firmato dal Talamoni si ricava il riferimento all'attività di studioso e docente di Alberto Colombo. Dei volumi sul tavolo si leggono distintamente due titoli: Elementi di chimica e La scuola salerniatana. Il Colombo, infatti, oltre ad essere docente di Scienze e Chimica per più di quarant'anni presso le scuole comunali e statali della città di Varese, fu autore di numerose pubblicazioni.
Alberto Colombo nacque a Varese il 9 aprile 1888 da Pasquale e Fiorina Bossi. Svolse gli suoi studi classici prima al Collegio San Pedrino e poi al Liceo Volta di Como. Nel 1906 si iscrisse alla facoltà di Farmacia dell'ateneo pavese e per alcuni anni fu direttore della farmacia ospedaliera e commissario straordinario dell'ordine dei Farmacisti della Provincia di Varese.
Morì il 10 luglio del 1959 all'Ospedale di Varese e fu sepolto nel cimitero di Giubiano.
Serena Contini ci riferisce di un documento rogato dal nipote del Colombo, all'epoca assistente alla cattedra di Chimica Generale all'Università di Pavia, con cui si rivolgeva al Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale, ringraziando per aver rinunciato "alle spettanze relative alla degenza del mio compianto zio, prof. Alberto Colombo gesto, il cui valore trascende certo la somma".
Con testamento olografo, depositato presso il notaio varesino Giuseppe Giani, Alberto Colombo aveva disposto il seguente legato in favore dell'Ospedale: "Lascio l'appartamento di mia proprietà, posto in Milano, Piazza G. Grandi 3, scala II, piano rialzato, con unito giardinetto, all'Ospedale di Circolo di Varese, in memoria dei miei genitori e di mio fratello Luigi, dei quali verranno conservati i ritratti ad olio a mezzo busto a mano dei pittori Guido Bertini di Varese quello di mia madre (Buguggiate di Varese 1853 - 1929), Costantino Anselmi di Milano quello di mio padre (Varese 1854 - 1917), Pellegata quello di mio fratello (Varese 1891 - 1915), morto in combattimento sul monte Sleme in Jugoslavia. Tali quadri si trovano ora nel mio domicilio a Milano e verranno all'uopo passati in proprietà all'Ospedale di Circolo di Varese per essere conservati nella quadreria dell'ospedale stesso" .
La vicenda di Alberto Colombo testimonia uno dei casi più interessanti in cui un'intera famiglia, per differenti vicissitudini di legati e trasferimenti di proprietà, viene ricordata nei ritratti della raccolta ospedaliera, perpetuando nei decenni il ricordo del proprio nome.
Il ritratto viene allogato al pittore Giuseppe Talamoni il 28 aprile 1960.
Collocazione
Provincia di Varese
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi
Credits
Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)
Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/t6050-00032/
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