Ritratto del sacerdote Giuseppe Frontini
Pallavera, Giovanni
Descrizione
Autore: Pallavera, Giovanni (1818-1886)
Cronologia: post 1875 - ante 1899
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 143 cm x 225 cm
Notizie storico-critiche: La tela, inedita, documenta con efficacia l'attività scarsamente nota di un pittore che, pur nato a Cremona, si formò e percorse la sua intera carriera di artista a Milano.
Nell'ambito della ritrattistica gratulatoria, Giovanni Pallavera assunse alcuni incarichi per noti istituti assistenziali ambrosiani, come l'Ospedale Maggiore, per il quale eseguì il ritratto del sacerdote Giovanni Rougier e l'Istituto dei Ciechi, che conserva il ritratto di Carolina Rougier.
Ad una piena comprensione della tela esaminata in questa sede, soccorre un'altra opera del Pallavera, oggi in deposito dall'Ospedale di Cremona ai Musei Civici Ala Ponzone . Si tratta del ritratto della marchesa Antonia Ugolani Dati, benefattrice del nosocomio cremonese.
L'esempio dei maestri contemporanei al Pallavera, quali Eliseo Sala (1813 - 1879) e Raffaele Casnedi (1822 - 1892), affiora significativamente nella posa accademizzante del benefattore varesino e nella resa nitida e veritiera del suo volto, così come nella sobrietà cromatica dell'immagine, appena ravvivata da alcuni accenni più vivaci come la tovaglia rossa.
Degni di nota sono anche l'ambientazione entro cui campeggiano la figura del sacerdote e, nella parte destra del dipinto, l'ovale con la Vergine orante, visibile solo parzialmente, soluzioni compositive adottate anche nelle sopraccitate opere di Milano e di Cremona.
Sebbene risultino scarse le notizie riguardanti l'allocazione del ritratto del varesino Giuseppe Frontini, è possibile che proprio per i meriti acquisiti nel campo della ritrattistica ambientata, e in special modo a servizio della ricca borghesia spesso protagonista di munifici atti di liberalità , il Pallavera sia stato raggiunto a Milano dalla committenza per la tela oggi conservata presso l'Ospedale di Circolo di Varese.
Noto sacerdote varesino, don Giuseppe Frontini, con testamento olografo steso il 6 settembre 1875, istituì eredi universali dei suoi beni immobili i poveri della parrocchia di San Vittore in Varese, affidandone l'amministrazione al suo esecutore testamentario Antonio Morandi.
Il patrimonio immobiliare, secondo quanto ci riferisce il Bagaini, consisteva in una casa in centro città . Sulla facciata, il Frontini, così come si legge nel testamento, ordinava fosse posta "la seguente iscrizione "Beneficenza perpetua dei fratelli Parroco Giuseppe e Gaetano Frontini". E con ciò - prosegue il documento olografo - non per sentimento d'orgoglio ma solo per tenermi raccomandato alle orazioni almeno di quelli che saranno beneficatiÂ' Ciò premesso istituisco e nomino miei eredi perpetui ed universali della mia sostanza immobile cioè del mio caseggiato di San Rocco posto in Varese, Corso Maggiore, i poveri di questa Parrocchia di San Vittore di VareseÂ'" .
I redditi del munifico filantropo dovevano essere erogati per metà a favore del "Novello Ricovero dei poveri" e per l'altra metà in sussidi mensili ai vecchi poveri infermi della parrocchia di San Vittore da distribuirsi dal Prevosto di Varese.
Collocazione
Provincia di Varese
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi
Credits
Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)
Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/t6050-00063/
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