Ritratto di Francesco Colombo
Conconi, Luigi
Descrizione
Autore: Conconi, Luigi (1852-1917)
Cronologia: post 1906
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 98 cm x 127 cm
Notizie storico-critiche: L'opera che ritrae il benefattore Francesco Colombo, morto a Varese il 1° novembre 1905, costituisce, assieme al pendant del ritratto di Giulio Pirovano Visconti, uno fra i più notabili esemplari della quadreria del nosocomio varesino.
Traspare dall'opera la maniera franta e mossa tipica dell'autore Luigi Conconi, la cui stesura pittorica non è esente da espliciti richiami alla tecnica sfocata e discontinua di Tranquillo Cremona e di Daniele Ranzoni di cui il Conconi fu sodale.
Conservatasi in discreto stato, la tela, richiama anche certi brani pastosi e di tocco di pittori che operarono a cavallo tra l'ambiente prealpino, le città svizzere e Milano. Il riferimento corre a Filippo Franzoni (1857 - 1911) nativo di Locarno, ma ancor di più ad Adolfo Feragutti Visconti (1850 - 1924) nativo di Pura e seguace di Tranquillo Cremona presso le aule di Brera .
Nel genere della ritrattistica praticato da questi autori viene accentuata la caratterizzazione psicologica dei personaggi attraverso una pittura di evocazione atmosferica basata su contorni sfumati e macchie di colore. Queste peculiarità sono ben visibili, ad esempio nell'autoritratto di A. F. Visconti, conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano.
Tornando al nostro autore, conviene ribadire che proprio in virtù dell'apprezzamento raggiunto presso la società intelettual-liberale lombarda, spesso protagonista di munifici atti di liberalità, egli eseguì importanti tele per altri istituti caritatevoli ed assistenziali.
È il caso del ritratto di Tullo Massarani che il Conconi firmò nello stesso giro di anni dei quadri del nosocomio varesino. Accomunano le opere sopraccitate le pose anticonvenzionali degli effigiati e la stessa maniera franta e ravvivata da rapidi e sparsi tocchi di colore di tonalità calde.
Il ritratto del benefattore varesino Francesco Colombo fu pagato Lire 750 e contribuì ad elevare il generale livello artistico della raccolta della città di Varese, come risulta dalla delibera di affidamento dell'incarico al Conconi, che fu prescelto: "nell'intento di avere nella serie di ritratti dei benefattori dell'istituto dei quadri che rappresentino egregiamente una delle più caratteristiche scuole della pittura moderna" .
Varesino e appassionato cultore dell'arte dell'intaglio, Francesco Colombo proseguì l'attività dell'azienda paterna di mobili artistici. È ricordato per aver restaurato i pulpiti e le cantorie lignee della basilica di San Vittore di Varese . Con testamento olografo 18 Ottobre 1905 nominò erede di tutto il suo patrimonio l'Ospedale di Varese, lasciando alla moglie Vittorina Tenconi l'usufrutto generale della sua proprietà.
Collocazione
Provincia di Varese
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi
Credits
Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)
Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/t6050-00064/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).