Harmonium
Casa Musicale Eco
Descrizione
Autore: Casa Musicale Eco (1948-), esecutore
Cronologia: post 1950 - ante 1999
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno; plastica
Misure: 140 cm x 120 cm x 135 cm
Descrizione: Strumento musicale azionato con tastiera e pedali, corredato da uno sgabello in legno
Notizie storico-critiche: L'armonium (harmonium in francese) moderno è nato in Francia da Debain e affinato da Mustel nel XIX secolo.
Come l'organo da cui trae i principi base, l'armonium è utilizzato tipicamente in chiesa, per l'esecuzione di musica sacra, ed è fornito di pochi registri, quando addirittura non ne possieda che uno soltanto. L'armonium non ha canne, come l'organo, e i suoi registri sono tutti ad ancia (ance libere), il suo timbro è molto meno ricco di quello organistico, come pure la sua estensione; i suoi effetti meccanici sono il tremolo e la sordina.
Nei modelli più diffusi, l'aria viene immessa dall'esecutore con l'azione dei piedi su due pedali che comandano un mantice. Per regolare l'espressione è possibile agire su un comando che regola l'esclusione dell'aria del mantice, o viceversa, utilizzare le guancette poste ai lati delle ginocchia per aprire un mantice aggiuntivo ed innalzare la pressione sonora.
Di norma è disponibile almeno un'unione, che funziona meccanicamente e serve a produrre una nota aggiuntiva all'ottava. Quando le unioni sono due, la prima serve per la porzione più bassa della tastiera, la seconda per quella più alta e, rispettivamente, svolgono l'azione verso l'ottava bassa e verso l'ottava alta.
Collocazione
Provincia di Mantova
Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Mantova
Credits
Compilazione: Marcora, Lisa (2011)
Aggiornamento: Porcelluzzi, Anna (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/t6080-00582/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).