Ritratto di Ernesto Travelli

Grossi, Carlo

Ritratto di Ernesto Travelli

Descrizione

Identificazione: Ritratto dell'avvocato Ernesto Travelli

Autore: Grossi, Carlo (1857-1931)

Cronologia: 1925

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 60 cm x 75 cm

Notizie storico-critiche: Il dipinto raffigura l'avvocato Ernesto Travelli (Busto Arsizio, 1848 - 1924) che fu una personalità di spicco di Busto Arsizio: a lungo consigliere comunale, ne fu anche sindaco e dal 1904 deputato del Consiglio Provinciale di Milano. Si interessò in modo particolare ai problemi assistenziali della sua cittadina: fu amministratore dell'asilo fondato dal padre e di quello promosso in seno alla Congregazione di Carità. Inoltre si occupò dei malati cronici trasferendoli dal "Palazzo delle Stelline" (nucleo iniziale dell'ospedale) in una ala del nuovo ospedale di S. Giuseppe (Pacciarotti 2007, p. 36).
L'opera è stata studiata in modo approfondito solo recentemente, nei saggi del Prof. Pacciarotti: è firmata Carlo Grossi e datata 1925.
Si tratta di un ritratto postumo, in quanto l'effigiato morì l'anno precedente (Pacciarotti 2002, p. 53; idem 2007, p. 36). Purtroppo dalle ricerche nell'Archivio Storico della Congregazione di Carità e dell'Ospedale S. Giuseppe di Busto Arsizio non sono emersi documenti riguardo la commissione o il percorso del dipinto fino all'arrivo nella Quadreria dell'ospedale. Si può ipotizzare che il ritratto fu commissionato al pittore Carlo Grossi dalla Congregazione di Carità in ricordo di un uomo molto impegnato e attivo nell'ambito del sociale. Non sono note neanche le circostanze della scelta del pittore che non è di origini locali ma che fu comunque attivo a Milano e a Busto Arsizio. Infatti Carlo Grossi, di origini emiliane, fu impegnato per alcuni decenni nel completamento del ciclo settecentesco di Biagio Bellotti e nel restauro degli affreschi del famoso pittore nella Basilica bustese di San Giovanni Battista (Pacciarotti 1995, pp. 11-13).
L'effigiato è ritratto a mezzo busto intento a guardare lo spettatore. La figura emerge da un sfondo modulato dal colore e acquista corposità grazie alla luce proveniente da destra, che illumina parte del viso e il busto, creando giochi di chiaroscuro. Il personaggio indossa una giacca nera con gilè da cui si intravede il bianco del colletto della camicia e sul dito mignolo luccica un anello.
Il pittore, nonostante utilizzi un modello fotografico, riesce a infondere una verosimiglianza fisionomica e a penetrare la psicologia del personaggio: il volto dell'effigiato è rivolto allo spettatore ma con sguardo assorto, quasi perso nei propri pensieri.
La pittura di Grossi si inserisce nella tradizione lombarda del naturalismo e post impressionismo di tardo Ottocento: la stesura pittorica è morbida e il pittore concentra l'attenzione nella ricerca della naturalezza dell'espressione dell'effigiato.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. della Valle Olona

Credits

Compilazione: Pirota, Sara (2009)

Aggiornamento: Pirota, Sara (2010)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).