Ritratto di Achille Venzaghi

Locatelli, Luigi

Ritratto di Achille Venzaghi

Descrizione

Identificazione: Ritratto del cavaliere Achille Venzaghi

Autore: Locatelli, Luigi (1904-1984)

Cronologia: 1928

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 90 cm x 130 cm

Notizie storico-critiche: Il dipinto ritrae Achille Venzaghi (Busto Arsizio, 1851 - 1933) imprenditore nel campo tessile. Dopo l'iniziale attività in un opificio di Busto, aprì una manifattura di scialli in cotone, che divenne la Società Bossi & Restelli & C. Nel 1881con i fratelli fondò una manifattura tessile che negli anni seguenti si ingrandì notevolmente, esportando i prodotti in America, Egitto, Turchia, dove Achille Venzaghi si recò varie volte. Nel 1906 la ditta divenne società anonima denominata Cotonificio Venzaghi (Pacciarotti 2007, p. 41).
L'imprenditore fu anche persona molto attenta alle esigenze sociali di Busto Arsizio: destinò cospicui lasciti soprattutto alla Congregazione di Carità contribuendo alla nascita del nuovo complesso ospedaliero. Si occupò anche dell'istituzione di fondi pensione, indennizzi per la maternità e si impegnò nella costruzione di case operaie per i propri dipendenti.
Gli unici studi compiuti sull'opera sono del Prof. Pacciarotti (Pacciarotti 2002, pp. 54-55; idem 2007, p. 41).
Non ci sono dubbi riguardo l'attribuzione e la datazione: il ritratto è firmato Luigi Locatelli e datato al 1928. Non c'è traccia dell'iter che ha portato il ritratto nella collezione ospedaliera: probabilmente la Congregazione di Carità richiese un ritratto per inserirlo nella quadreria ospedaliera (Pacciarotti 2002, pp. 36-38).
Il pittore, originario di Bergamo, appartenne ad una famiglia di artisti, fra cui si ricorda il fratello Romualdo -scomparso tragicamente nelle Filippine- che ancora oggi appare artista quotato.
Non esistono studi monografici su Luigi Locatelli, la cui produzione risulta però degna di nota.
Il ritratto, da un punto di vista pittorico, si discosta dagli altri dipinti della Quadreria: la figura nasce dalla stesura del colore steso con pennellate rapide e vibranti e propone un taglio in diagonale aggiornato sulle novità dl campo fotografico.
Il personaggio, ritratto di tre quarti e seduto su una poltrona costruita con il colore, indossa una giacca da cui si intravede il colletto di una camicia bianca e il cravattino.
Da sottolineare l'uso del colore bianco che crea punti di luce con cui evidenziare il volume della figura.
Per il tipo di stesura e pennellata il pittore si inserisce nella corrente del tardo impressionismo lombardo e riceve influssi anche dalla Scapigliatura: in effetti l'artista è interessato agli effetti della luce e del colore sulla tela, usa la pennellata in modo libero e costruisce la figura con tocchi di colore e chiaroscuri. Non abbandona del tutto l'impianto disegnativo e concentra l'attenzione sul volto reso con contorni sfumati per rendere l'espressione più vivace.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. della Valle Olona

Credits

Compilazione: Pirota, Sara (2009)

Aggiornamento: Pirota, Sara (2010)

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