Abito di marionetta
Colla, Carlo II; Colla, Rosina; Compagnia Carlo Colla e Figli
Descrizione
Identificazione: Orgoglio
Autore: Colla, Carlo II (1873-1962), ideatore; Colla, Rosina (1870-1957), ideatore; Compagnia Carlo Colla e Figli (1863-1957), realizzatore
Ambito culturale: ambito milanese
Cronologia: post 1910
Tipologia: teatro di figura
Materia e tecnica: lana; cotone; tessuto / laminato in oro; filo / doratura
Misure: 75 cm
Descrizione: Costume allegorico composto da veste e mantello
Notizie storico-critiche: Il costume si completa con armatura. "Dalla zappa al trono" è il rifacimento di un vecchio manoscritto nel repertorio della Compagnia Carlo Colla e Figli fin dal 1835 con il titolo "Il Sogno di Famiola". Successivamente, quando dal ceppo originario nel 1861, presero vita tre formazioni marionettistiche diverse per storia, per componenti e per fortuna, è la ditta "Primaria Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli" a presentare un rifacimento dello spettacolo originario dal titolo "La Superstizione dell'Ignoranza". Quando la Compagnia si stabilirà definitivamente prima al Teatro San Giovanni di Parma e, qualche anno più tardi al Teatro Gerolamo di Milano, un adattamento definitivo prenderà il titolo "Dalla Zappa al Trono" con protagonista il personaggio di Gerolamo, in onore alla "maschera" di Giuseppe Fiando che aveva dato il nome al celebre teatro di Piazza Beccaria, nel centro di Milano. La commedia presenta un intreccio drammatico con chiara intenzione etico-morale e mescola personaggi reali e figure allegoriche sullo sfondo di una Grecia di maniera.
Collocazione
Milano (MI), Museo del Teatro di Figura - MUTEF
Credits
Compilazione: Lanino, Mariapia (2009); Perego, Sheila (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/u4010-00089/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).