Lapidazione di Santo Stefano

ambito bolognese

Lapidazione di Santo Stefano

Descrizione

Ambito culturale: ambito bolognese

Cronologia: post 1550 - ante 1599

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tavola/ pittura a olio

Misure: 60 cm x 76 cm

Notizie storico-critiche: Il dipinto presenta una notevole qualità esecutiva, avvalorata da un buono stato conservativo, che fa ipotizzare un intervento di restauro realizzato in un'epoca non troppo lontana, del quale però non è rimasta traccia documentaria (si vedano in particolare i ritocchi subiti dagli incarnati). E' stilisticamente riferibile all'area padana, in particolare bolognese, a partire dai decenni centrali del XVI secolo, come rivelano i caratteri del linguaggio manierista, la cromia fredda e l'impaginazione un pò accademica. I riferimenti più prossimi sembrano essere all'attività di artisti quali Tiburzio Passerotti, Domenico Tibaldi, Giovanni Battista Ramenghi detto Bagnacavallo Junior , Ercole Procaccini (cfr. "Pittura bolognese del Cinquecento", a cura di V. Fortunati Pietrantonio, Casalecchio di Reno 1986, 2 voll.)
Le ridotte dimensioni della tavola, il soggetto sacro e la studiata composizione fanno pensare si possa trattare di un bozzetto preparatorio per una pala d'altare.
Sul retro sono presenti diversi bolli in ceralacca i cui emblemi non sono più leggibili, ma che potrebbero fare riferimento alla collocazione in precedenti collezioni di una certo prestigio.

Collocazione

Rho (MI), Palazzo comunale

Credits

Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)

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