Arazzo
Schoor, Ludwig van; Reghelbrugghe, Joannes
Descrizione
Identificazione: Mosè in atto di togliersi i calzari
Autore: Schoor, Ludwig van (1666-1726), disegnatore; Reghelbrugghe, Joannes (notizie 1696-1698), arazziere
Cronologia: ca. 1696 - ca. 1698
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lana / annodatura a mano, lavorazione a telaio; filo di seta / lavorazione a telaio
Misure: 150 cm x 490 cm
Descrizione: Nelle medaglie: in alto "San Giuseppe e Gesù Bambino"; in basso "Sacra Famiglia".
Notizie storico-critiche: L'arazzo appartiene alla serie detta convenzionalmente "di Anversa", composta dall'"Immacolata" (identica a questo per dimensioni), dal "Mosè al roveto ardente" e dalla grande "Crocifissione" (attualmente in restauro). La storia della serie è stata ricostruita con precisione dal Meli (1962, pp. 38-62): nel 1696 i deputati della Misercordia Maggiore decisero, un secolo dopo la conclusione dell'impresa degli arazzi fiorentini, di ordinare tre nuove opere destinate ad ornare le pareti della basilica; per il tramite di due uomini d'affari bergamaschi, Giovanni Antonio d'Andrea e Giovanni Andrea Asperti, presero contatto con le celebri manifatture di Anversa, e avviarono le trattative con il pittore Ludwig van Schoor, per l'esecuzione dei cartoni, e con il tessitore Joannes Reghelbrugghe. Nell'ottobre dello stesso anno giunsero a Bergamo i modelli dei due arazzi minori (l'"Immacolata" e il "Mosè"); nel frattempo, in setembre, era stato mandato ad Anversa il disegno dei fregi, che il pittore bergamasco Alvise Cima aveva copiato dagi arazzi fiorentini, e che van Schoor avrebbe dovuto riprodurre identici, per ragioni di uniformità. Nel luglio del 1698 la serie era terminata: gli arazzi furono spediti a Bergamo, e il 4 settembre dello stesso anno furono saldati i conti con il pittore fiammingo e l'arazziere. Esposti in chiesa prima del 13 dicembre 1698, quando il ministro della MIA Giulio Antonio Alessandri ne fa menzione in una lettera indirizzata al nunzio del Duca di Parma a Parigi, suscitarono grande meraviglia per la perfezione del disegno e dell'esecuzione.
L'opera ha subito un complesso intervento di restauro nel 1998 (Centro Restauro Manufatti Tessili di Francesco Pertegato, Milano; cfr. relazione tecnica in data 7 ottobre 1998, prot. 3673, cat. 5, clas. 6, fasc. 16, Archivio Congregazione della Misericordia Maggiore, Bergamo).
Collocazione
Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2010); Monaco, Tiziana (2010)
Aggiornamento: Fracassetti, Lisa (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00628/
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