Paramento liturgico
manifattura francese
Descrizione
Ambito culturale: manifattura francese
Cronologia: post 1775 - ante 1799
Tipologia: paramenti liturgici
Materia e tecnica: seta / cannetillé, laminata in argento, broccata in seta
Descrizione: Paramento liturgico in seta cannetillé color verde chiaro ricoperta da una laminatura argento. Il motivo decorativo, di ridotte dimensioni modulari, è articolato in piccole partiture romboidali schiacciate. All'interno di questo elegante traillage, su di un fondo trattato a spina di pesce dalle diagonali argento, sono disposti mazzi di fiori alternativamente rivolti verso destra e sinistra. Ornano il parato galloni eseguiti a telaio in argento filato e argento laminato.
Notizie storico-critiche: Le ridotte dimensioni del rapporto del disegno, piuttosto stilizzato nella sua caratterizzazione, nonchè la disposizione ripetitiva dello stesso sul fondo, trattato in rigide e geometriche partiture, consentono di identificare il tessuto come un "cannetillé", tipologia tessile di complicata esecuzione tecnica nella quale le coste trasversali sono interrotte e alternate a scacchiera. Il tessuto in esame può essere assegnato all'ultimo quarto del Settecento. Liturgicamente il colore verde è considerato "ordinario". Nel Museo Diocesano di Brescia è conservato un paramento rosso proveniente dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Montichiari che presenta un disegno decorativo molto simile: anzichè piccoli mazzi all'interno della trama romboidale ci sono coppie di fiori ("Indue me Domine", 1998, pp. 102, 159).
Collocazione
Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2011); Fracassetti, Lisa (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00767/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).