Paramento liturgico
manifattura lombardo-veneta
Descrizione
Ambito culturale: manifattura lombardo-veneta
Cronologia: post 1890 - ante 1899
Tipologia: paramenti liturgici
Materia e tecnica: seta / raso ricamo in seta, oro filato, oro laminato, canutiglia oro
Descrizione: Paramento liturgico in raso bianco. I motivi a riporto, eseguiti in seta, oro filato, oro laminato e canutiglia oro, presentano lo svolgersi di infiorescenze policrome (rose, campanule, viole, margherite e garofani) e tralci d'acanto che si snodano dal basso verso l'alto disegnando eleganti girali con fiori al centro. Il disegno si struttura in maniera speculare rispetto all'asse mediano. Ornano alcuni pezzi del parato galloni eseguti a ricamo in oro filato e oro laminato costituiti da un nastro dall'andamento sinuoso con fiori a quattro petali nei punti di tangenza.
Notizie storico-critiche: I ricami in seta policroma, oro filato, oro laminato e canutiglia oro sono riportati su un supporto in raso di seta bianco confezionato in epoca recente e presentano lo svolgersi di infiorescenze policrome (rose, campanule, viole e garofani) e tralci d'acanto che si snodano dal basso verso l'alto disegnando eleganti girali con fiori al centro. Il disegno si struttura in maniera speculare rispetto all'asse mediano. L'estrema semplificazione e il rigido tracciato delle volute confermano la datazione del parato, collocabile alla fine dell'Ottocento, probabilmente realizzato in un laboratorio del territorio locale. Presso il Museo Diocesano di Brescia sono conservati un parato dal ricamo molto simile e il suo disegno preparatorio ("Indue me Domine", 1998, pp. 121, 168-169).
Collocazione
Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2011); Fracassetti, Lisa (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00797/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).