Calice
bottega lombardo-veneta
Descrizione
Ambito culturale: bottega lombardo-veneta
Cronologia: post 1600 - ante 1649
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: argento / sbalzo, cesellatura
Misure: 12 cm x 12 cm x 21.5 cm
Descrizione: Calice in argento. Piede mistilineo esalobato a più gradini ripartito da cartelle a voluta in cui si alternano teste di cherubino, simboli mariani e la scritta "MIA" ripetuta tre volte. Fusto con nodo troncopiramidale ornato da teste di cherubino e stelle raggiate; collarino e nodo di raccordo a rocchetto. Sottocoppa, eseguito a sbalzo, decorato con racemi vegetali, specchiature a voluta all'interno delle quali si alternano teste di cherubino e simboli (albero, palma del martirio e giglio).
Notizie storico-critiche: Il calice in esame propone soluzioni stilistiche tipiche del secondo Seicento. Il ricco e serrato gioco decorativo, dominato da cartelle a voluta, teste di cherubino, simboli mariani, stelle raggiate e racemi vegetali, riveste una struttura ancora piuttosto massiccia tanto nella base mistilinea esalobata a più gradini quanto nel fusto; questo è risolto nel caratteristico nodo troncopiramidale con angoli smussati e spigoli segnati da teste di cherubino in aggetto. Gli ornati sono resi con una tecnica che impiega uno sbalzo appena rilevato tipicamente seicentesco. L'iscrizione "MIA" presente sul piede è ripetuta tre volte. Nella basilica di Santa Maria Maggiore si conservano altri calici simili (nn. foto 1249, 1268, 1275). Pagnoni ipotizza che il calice non sia stato incluso nella confisca napoleonica perché in uso presso uno dei vari altari della basilica (Il manto di Maria, 1995).
Collocazione
Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2011); Fracassetti, Lisa (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00912/
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