Sostegno
Petengi, Domenico; Belli, Giovanni; Belli, Alessandro
Descrizione
Autore: Petengi, Domenico (notizie sec. XVI prima metà), disegnatore; Belli, Giovanni (1482 ca.-1530), maestro d'intaglio; Belli, Alessandro (1508 ca.-1582), maestro d'intaglio
Cronologia: post 1525 - ante 1532
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: legno di noce / tornitura, intaglio
Misure: 23 cm x 53 cm
Descrizione: Sostegno di bracciolo a forma di balaustro con piedino circolare a foglie lanceolate, elemento superiore panciuto con strozzatura decorato a girali; colonnina rastremata in alto con pampini e grappoli d'uva, terminante con capitello scanalato.
Notizie storico-critiche: I sostegni dei braccioli (28 sostegni liberi e 28 incassati negli schienali) fanno parte dei sedili del coro commissionato nel 1522 dal Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo al legnaiolo e intarsiatore loverese Giovanni Francesco Capoferri, al quale, alla fine di ottobre, fu affiancato il marangone Giovanni Belli di Ponteranica per i lavori di intaglio. Il progetto della struttura del coro fu messo a punto dallo stesso Capoferri che visitò varie città del Nord-Italia per vedere altri cori intarsiati e che nel luglio-agosto 1523 si recò più volte a Milano dal pittore e architetto trevigliese Bernardo Zenale per sottoporgli il modello del coro. I cartoni delle tarsie figurative che ornano il coro furono affidate in un primo momento (29 ottobre 1523) al poco noto pittore bergamasco Nicolino Cabrini che morì poco dopo: il 12 marzo 1524 fu incaricato al suo posto Lotto, a cui il 2 giugno 1524 il Consorzio richiese anche i pannelli intarsiati ("coperti") che dovevano proteggere le preziose tavolette, i cui soggetti dovevano essere indicati dal principale teologo della città, fra Girolamo Terzi.
La struttura del coro è in legno di noce, salvo l'ossatura in legno di conifera. I primi acquisti di legname risalgono al 1523 (cfr. il "Liber fabrice Chori"): insieme al giovanissimo figlio Alessandro, l'intagliatore Giovanni Belli realizzò gran parte della struttura e molte delle decorazioni intagliate. I sostegni dei braccioli degli stalli furono eseguiti dal 1525 quando un certo Gasparino "de la Plazola" consegnava travelli di noce per la loro realizzazione. Il tornitore Alvise da Prezzate eseguì la tornitura dei legni da consegnare agli intagliatori che furono presumibilmente gli stessi Belli. Poiché i braccioli furono definitivamente completati nel 1532, possiamo cosiderare tale data indicativa anche per il completamento dei sostegni. Come molti altri disegni per le decorazioni del coro, i disegni degli intagli dei sostegni furono allogati nel dicembre 1524 al pittore Domenico Petengi d'Albano.
Nel 1531 fu deciso di ampliare la struttura del coro, trasferendo le tarsie istoriate del coro degli ecclesiastici ai due bancali dei celebranti e dei Rettori e al coro dei laici nell'abside: nel coro degli ecclesiastici rimasero i soli 'coperti' di soggetto simbolico. Nell'ottobre del 1533, consegnati dal Capoferri gli ultimi pannelli intarsiati, risultano già collocate negli stalli del coro dei religiosi le tarsie 'simboliche' degli ex-coperti, mentre le altre tarsie istoriate sarebbero rimaste per vent'anni nei depositi della Misericordia Maggiore.
Collocazione
Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6030-00038/
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