Presentazione al Tempio
Luini, Bernardino
Descrizione
Identificazione: Presentazione di Gesù al tempio
Autore: Luini, Bernardino (1480 (?)-1532), esecutore
Cronologia: post 1525
Tipologia: pertinenze decorative
Materia e tecnica: intonaco / pittura a fresco; intonaco / pittura a fresco, doratura
Misure: 360 cm x 465 cm (intero)
Descrizione: La scena si svolge in un' architettura rinascimentale, dal tetto sfondato, nella cui navata centrale si collocano la Madonna in atto di preghiera, Simeone che tiene tra le braccia il Bambino e alle loro spalle la profetessa Anna, che punta l'indice della mano destra verso il cielo. Mentre S. Giuseppe, a sinistra, sempre con la mano destra addita il gruppo principale e conversa con una donna, dotata di un libro con caratteri illeggibili e di un nimbo; tali figure sono accompagnate da una donna e da un uomo, anch'essi con nimbo e da un'altra donna, di cui si intravvede solo il volto. A questa quinta di personaggi fa da contrappunto un fanciullo recante la mitria, appoggiata su un libro e dietro a cui appare il volto di un vegliardo.In secondo piano incalzano due fanciulle, una delle quali offre una cesta con due colombe; un pastore che tiene sulle spalle un agnello e un giovane che sembra giungere dalla navata laterale. Qui è collocato un altare, a cui si accede da tre gradini, su cui è accomodato un bambino che gioca; esso è sovrastato dai monocromi di Mosè con le tavole della legge e dalla Creazione di Eva. Sullo sfondo, l'arco archivoltato, conduce all'episodio della Fuga in Egitto, inserito in un paesaggio tipicamente lombardo, da cui emerge il Santuario visto dall'abside.
Notizie storico-critiche: Dipinta in sole 17 giornate, la Presentazione trova il punto di vista privilegiato per una visione completa dopo aver oltrepassato l'antipresbiterio: la composizione, infatti, pone Simeone-sacerdote a un terzo esatto della lunghezza della base dell'affresco, da destra; mentre il punto di fuga è collocato a un terzo della lunghezza della base, da sinistra.
Il motivo architettonico assume tale importanza in Luini, da apporre la data e la firma dell'opera sulla lesena scanalata in stile corinzio dell'arcone che conduce alla navata principale del tempio; esso è in una posizione tale da sottolineare la solennità dell'evento che si svolge al centro.
L'effetto di profondità è studiato dall'autore con precisione come testimoniano le linee incise per delimitare l'architettura e in particolare la pavimentazione. Le figure partecipano della diminuzione prospettica a mano a mano che ci si allontana dal primo piano e convergono verso il gruppo principale.
Particolare è la caratterizzazione dei personaggi con evidente riferimento culturale a Leonardo, sia per le figure-quinta , già presenti nell'Adorazione dei Magi degli Uffizi sia per figure di riguardo come S. Anna, profetessa raccontata come un'anziana popolana sdentata, modellata sulle teste grottesche dell'artista toscano. Inoltre Luini fa uso di accordi cromatici con alternanze di colori caldi e freddi, come gli azzurri, simili al manto dell'apostolo Matteo nel Cenacolo milanese.
L'atmosfera luinesca di pacata tranquillità, però, è una derivazione assunta da Foppa, Bergognone e Bramantino, piuttosto che da Leonardo, che descrive ambientazioni più enigmatiche, attraverso un differente utilizzo del chiaroscuro.
E' interessante, infine, l'idea di inserire nell'ambientazione della Fuga in Egitto la veduta posteriore del Santuario di Saronno, dove sono messi in evidenza abside, tiburio e campanile di Paolo della Porta, concluso nel 1516, poiché questa prospettiva consente di avere una visione più dettagliata dell'architettura, nascondendo la facciata non ancora completata.
Collocazione
Saronno (VA), Santuario della Beata Vergine dei Miracoli
Credits
Compilazione: Tasca, Anna (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w9010-00004/
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