Berthel Thorvaldsen e Giovanni Battista Sommariva

Thorvaldsen, Bertel

Berthel Thorvaldsen e Giovanni Battista Sommariva

Descrizione

Autore: Thorvaldsen, Bertel (1770-1844)

Ambito culturale: ambito danese

Cronologia: post 1800 - ante 1849

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo di Carrara / rilievo

Descrizione: Coppia di figure maschili stanti, paludate all'antica. Il primo indossa una tunica corta che lascia scoperte le gambe e parte del torace; il secondo, ritratto di profilo, indossa una tunica lunga e tiene con la mano destra la mano dell'altro uomo.

Notizie storico-critiche: La formella fa parte delle trentuno che compongono il fregio ornamentale con l'Ingresso trionfale di Alessandro Magno a Babibolina, che Thorvaldsen realizzò in una prima versione nel 1812 per uno dei saloni del palazzo del Quirinale a Roma. L'esecuzione del rilievo, modellato in stucco, era stata commissionata nell'ambito dei lavori di generale rinnovamento del palazzo, scelto come sede imperiale, attuati nel periodo del governo napoleonico di Roma. Il fregio, volto a celebrare Napoleone come il nuovo Alessandro Magno e come l'erede degli imperatori romani, ottenne un tale successo che lo stesso Bonaparte ne ordinò una versione in marmo per il Temple de la Gloire di Parigi. I successivi rovesci militari e politici dell'imperatore francese portarono all'abbandono della costosissima commissione che fu però rilevata nel 1818 da Giovanni Battista Sommariva per decorare la sua villa sul lago di Como. Le trentatré lastre di marmo giunsero a Tremezzo dal 1818 al 1828 e furono sistemate nel 1829 dal figlio di Sommariva nella collocazione definitiva, che ancora conservano. A testimonianza dell'eccezionalità dell'impresa e dello stretto rapporto tra Thorvaldsen e il suo committente al termine del fregio è raffigurato l'autoritratto dello scultore, colto nell'atto di presentare l'opera compiuta a Sommariva. Il fregio di Alessandro Magno fu da subito considerato come uno dei massimi capolavori della scultura neoclassica, contribuendo a consacrare la fama di Thorvaldsen come novello Fidia. Per questa opera lo scultore danese si ispirò a numerosi esempi di scultura antica. Le fonti più importanti furono il fregio del Partenone, da pochi anni trasferito a Londra e noto a Thorvaldsen attraverso le stampe, e i rilievi romani della Colonna Traiana, come dimostrano le numerose citazioni tratte da queste due opere che compaiono nelle lastre di Villa Carlotta e che appaiono tradotte in una nuova formula narrativa, pausata e luminosa. Dopo quella di Sommariva Thorvaldsen realizzò altre repliche del fregio di Alessandro, tra le quali si segnalano quella in marmo per il Palazzo Reale di Christiansborg (Copenhagen) oltre che diverse versioni in gesso.

Collocazione

Tremezzina (CO), Ente Villa Carlotta. Museo Villa Carlotta

Credits

Compilazione: Sironi, Miriam (2016)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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