Lapide commemorativa

ambito lombardo

Lapide commemorativa

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1832 - ante 1835

Tipologia: pertinenze decorative

Materia e tecnica: marmo nero antico / incisione

Misure: 163 cm x 59 cm

Descrizione: Lapide quadrangolare con profilo superiore timpanato, iscirizione centrata e stemma dorato a rilievo.

Notizie storico-critiche: Tra il 1575 e il 1577 nella città di Brescia e nel contado, infuria una epidemia di peste che contribuisce ad accelerare il fenomeno di impoverimento della popolazione cittadina. Il consiglio della città si trova a dover fronteggiare una massiccia presenza di mendicanti ed indigenti; per prestare loro soccorso decide, con un provvedimento datato 8 settembre 1577, di erigere una "Casa di Iddio" che trova sede lungo l'attuale via Moretto fra i civici 8 e 12. Accanto all'ospizio dei mendicanti viene eretta una chiesa dedicata a San Carloo Borromeo. L'edificio religioso, che era parte integrante della struttura assistenziale, viene compiuto nel 1616 su progetto dell'architetto Pier Maria Bagnadore e realizzato dai capi mastri Iacomo Tabarello e Antonio Comino.
Una delle questioni fondamentali che gli amministratori della Casa di Dio devono affrontare è naturalmente quella realtiva al sostentamento economico dell'istituzione caritatevole per il quale sono fondamentali i fondi erogati dal consiglio cittadino, ma anche le elargizioni di cittadini e benefattori come quella di Francesco Canipari documentata dalla lapide. Fratello di Eugenio Anselmo Canipari già ricordato nella lapide a sinistra della bussola, fu anch'egli monaco benedettino. Rintrato a Brescia dopo le soppressioni napoleoniche, sostenne economicamente la Casa di Dio. Morì nel 1819, ma è probabile che la lapide commemorativa sia stata posta in opera insime a quella in ricordo del fratello negli anni Trenta dell'Ottocento.

Collocazione

Brescia (BS), Fondazione Casa di Dio Onlus

Credits

Compilazione: Pernis, Mirka (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).