Chiave del tabernacolo
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1617 - ante 1618
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: ferro / forgiatura, tornitura
Misure: 2.90 cm x 11.5 cm
Descrizione: Chiave con pettine composto da tre elementi separati ciascuno con una mappa a serpentina che si chiude con uno spazio concavo. L'asta è bombata con un cordone a rilievo decorativo nella parte superiore che fa da base all'anello circolare decorato con un traforo a motivi geometrici. L'impugnatura è completata da un piccolo fastigio definito da volute e cavo al centro che serviva, con ogni probabilità, per agganciare la chiave ad un supporto.
Notizie storico-critiche: L'11 aprile 1617 Ottaviano Ermanni, prevosto di San Lorenzo e promotore del culto di San Carlo, ottiene dal cardinale Federico Borromeo una "particula" del corpo del Santo da conservare nella omonima chiesa bresciana pertinente alla Casa di Dio. Nel maggio dello stesso anno Ermanni, insieme ai dodici deputati dell'Ospedale dei Mendicanti, si reca a Milano a prelevare la reliquia e la porta a Brescia, dove viene accolta con processioni e cerimonie solenni.
Il trasporto si conclude con la benedizione del Vescovo e l'ostensione sull'altare maggiore della Chiesa di San Carlo. Al termine della cerimonia la reliquia è riposta in uno scrigno e consegnata ai deputati della Casa di Dio con l'indicazione di custodirla in un luogo consono. Questa prescrizione si concretizza nella costruzione del tabernacolo murato nella parete a sinistra dell'arco santo e ancora oggi in opera. Nel 1618 tal Pamfilo Maiolo viene pagato per il rivestimento del tabernacolo, per lo sportello ligneo e per i "ferri" di chiusura che, con ogni probabilità, prevedono, oltre ai cardini e allle grate, anche la chiave.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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