Pesce
Descrizione
Simili ad un'aringa, lunghi al massimo una quarantina di centimetri nelle specie di maggiori dimensioni, i folidofori sono annoverabili fra più antichi esempi di teleostei, ovvero i pesci ossei più evoluti. L'aspetto esteriore era quello di tipici pesci di medie dimensioni, con corpo abbastanza allungato, coda simmetrica, pinna dorsale singola, pinne pettorali e pelviche piuttosto basse e pinna anale vicina alla coda. L'animale doveva essere un veloce pesce predatore di mare aperto. Le sue prede dovevano essere piccoli animali, come plancton e crostacei, anche se non doveva disdegnare altri pesci più piccoli (contenuti fossilizzati dello stomaco lo dimostrano). Nonostante l'aspetto moderno, il folidoforo conservava ancora caratteristiche primitive, tipiche dei suoi antenati paleoniscoidi: le scaglie ganoidi esterne erano ancora pesanti e spesse, e le vertebre erano solo parzialmente ossificate, mentre per il resto conservavano una struttura cartilaginea. Forme più evolute, contemporanee a Pholidophorus, come Leptolepis, saranno i primi teleostei veri e propri, con una colonna vertebrale totalmente ossificata. Il fossile in questione è un'impronta ben conservata che mostra tutti i dettagli anatomici del pesce. La mineralizzazione è di colore scuro.
Definizione: fossile
Identificazione: esemplare
Collezione: sala paleontologica
Tipologia contenitore: vetrina
Misure: 7 cm x 13 cm
Sistematica
Regno: Animalia
Phylum / Divisione: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Polidopholiformes
Famiglia: Polidophoridae
Genere: Polidophorus
Specie: non identificata
Cronostratigrafia
Eon: Fanerozoico
Era: Paleozoico
Periodo: Triassico superiore
Epoca: Norico
Età: 215-220 milioni di anni
Collocazione
Grandola ed Uniti (CO), Museo Etnografico Naturalistico Val Sanagra. Sala Paleontologica
Credits
Compilazione: Selva, Attilio (2016)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/paleontologia/schede/7s060-00101/
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