Tilacocefalo
Descrizione
Nuova classe di crostacei istituita solo negli anni 80 a seguito del ritrovamento di Osteno e poi, successivamente, di altre zone del mondo (solo da esemplari fossili). Si trattava di animali dall¿aspetto insolito: erano provvisti di un robusto guscio (carapace) di forma trapezioidale dal quale sporgeva un rostro. Nella parte inferiore del corpo si inserivano tre paia di appendici, non sempre conservate nei reperti fossili di Osteno. Gli studiosi ritengono che i tilacocefali fossero organismi particolarmente lenti, forse spazzini dei fondi fangosi. Va precisato che ancora oggi non esiste una chiara e esauriente spiegazione delle caratteristiche anatomiche di questi animali, in particolare dell¿enigmatico sacco cefalico che sporge nella parte posteriore. L'esemplare in questione è munito di appendici, fatto assai raro tra questi esemplari. Il carapace è ben conservato.
Definizione: fossile
Identificazione: esemplare: impronta
Collezione: sala paleontologica
Tipologia contenitore: cassetta raccoglitore
Misure: 33 cm x 21 cm
Sistematica
Regno: Animalia
Phylum / Divisione: Artrhopoda
Classe: Thylacocephala
Ordine: Cyclida
Famiglia: Ostenocaridae
Genere: Ostenocaris
Specie: cypriformis
Autore e anno specie: Arduini, Pinna, Teruzzi, 1980
Cronostratigrafia
Eon: Fanerozoico
Era: Mesozoica
Periodo: Giurassico inferiore
Epoca: Sinemuriano
Età: 200-190 milioni di anni
Collocazione
Grandola ed Uniti (CO), Museo Etnografico Naturalistico Val Sanagra. Sala Paleontologica
Credits
Compilazione: Selva, Attilio (2016)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/paleontologia/schede/7s060-00236/
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