Introduzione
L'itinerario qui proposto vuole essere una disamina di edifici e capolavori, rubricati sotto l'etichetta di "gotici". Uno stile che in Lombardia si manifesta in un periodo molto lungo, che va dall'emergere dell'esperienza cistercense alla metà del XII secolo fino alla metà del XV. Ma è chiaro che la maggior parte delle eccellenze, presentate attraverso schede di valorizzazione, appartengono per lo più al Duecento e al Trecento, quando alla morte del duca Filippo Maria Visconti, la breve parentesi della Repubblica Ambrosiana doveva indicare il tramonto della dinastia viscontea e la nascita di un nuovo stile, anche di governo.
Se chiari appaiono, in maniera un po' speditiva, i confini cronologici, più magmatici sono i confini dell'esperienza del Gotico in Lombardia. Infatti se già nel Romanico risulta incerto il confine di quest'area, padana ma anche pedemontana, con l'età tardo medievale la carta geo-politica lombarda tende a contrarsi sotto il peso di una connotazione prettamente viscontea, che aveva visto dilatare i confini territoriali grazie alle conquiste di Galeazzo e Gian Galeazzo Visconti.
Comincia così a farsi strada una coscienza della Lombardia, con forte coscienza autonomistica, improntata da una politica espansiva prima impressa dal governo podestarile dei Della Torre e poi da quello ducale visconteo. Questi in quanto signori di Milano, ne fanno la capitale del loro Stato, con un conseguente potere attrattivo di ricchezze e di nuove famiglie fedeli, che insediano i loro nuovi acquartieramenti nel centro cittadino, rafforzando e connotando il carattere cortigiano e nobiliare dell'abitato.
Il grande cantore di questo sviluppo è Bonvesin de la Riva che nel suo _De magnalibus urbis Mediolani_ così si esprime:
bq. Le vie urbane sono abbastanza larghe, e vi sono bei palazzi e molte case private di decoroso aspetto. Le case con ingresso dalla strada ammontano, come si è potuto accertare, a circa 12.500, e tra queste ve ne sono molte dove abitano parecchie famiglie, con numerosa servitù
I coperti, come volgarmente si chiamano, nelle piazze pubbliche raggiungono il numero di 60… Le chiese appropriate alla magnificenza della metropoli, sono, solo in città, circa 200 con 480 altari… Se qualcuno volesse concedersi il piacere d'abbracciare con un'occhiata la forma della città, la quantità e la bellezza dei palazzi e delle case private, salga sulla torre della corte del Comune; di lassù, dovunque volga lo sguardo, vedrà stupefatto cose stupefacenti.
Il tutto entro il perimetro della "forma circolare", simbolo di perfezione.
Sant'Ambrogio, Milano
Broletto, Milano
Santa Maria Maggiore, Bergamo
San Gottardo, Milano
Palazzo arcivescovile, Milano
Duomo di Milano