Tipi di vetro
Il vetro esiste anche allo stato naturale. Il più abbondante è l'ossidiana, un materiale lucido scuro, molto duro, formatosi nelle rocce vulcaniche e che l'uomo imparò a lavorare per preparare manufatti (lame, punte di freccia, ecc.) oltre un milione di anni fa.
Le tectiti sono piccoli ciottoli vetrosi formatisi per impatto di meteoriti con la superficie terrestre. Basta anche un fulmine improvviso su una spiaggia per trasformare la silice in fili, o blocchi di vetro, le folgoriti.
Tra i materiali artificiali, il vetro è uno dei più utilizzati e certamente il più versatile, con tante proprietà talmente uniche (facile da modellare, trasparente, durevole, poco costoso), che difficilmente sarà sostituito, in molte applicazioni, da altri materiali.
Esistono numerosi tipi di vetro che possono essere classificati in diversi modi in base:
* alla tecnica di lavorazione (soffiato, pressato, stampato...);
* all'impiego (per uso farmaceutico, alimentare, per l'edilizia, per ottica...);
* all'aspetto (colorato, incolore, trasparente, opaco...);
* a particolari proprietà (neutro, biocompatibile, atermico...);
* alla resistenza chimica (inerte, durevole, poco durevole, solubile...);
* alla composizione chimica (quarzo, silico-sodico-calcico, borosilicato, al piombo...).
Il vetro trova impiego sia da solo che in associazione ad altri materiali (smalti per metalli, vetrine ceramiche).