Gli esordi della carriera di fotografa
Nel 1961 riceve la prima commissione da Gaetano Tumiati, allora direttore de _LIllustrazione Italiana_, per un servizio sulla scuola media e il liceo che verrà pubblicato nel gennaio del 62 con il titolo _La vita comincia a quattordici anni_. In quegli anni Carla Cerati utilizzava una Rolleiflex di suo padre, appassionato di macchine fotografiche ma pessimo fotografo. Il formato 6x6 era gradito a Tumiati perché, così disse, in redazione avrebbero potuto facilmente lavorare sui tagli.
In quei primi anni Sessanta Carla Cerati passa alla Nikon scoprendo che il formato 24x30 asseconda meglio la sua istintiva propensione per il taglio in macchina. In quel periodo, su sollecitazione di un vecchio amico, Stefano Pacifico Ubezio, aiuto regista di Federico Fellini per il film _Lo sceicco bianco_, percorre Milano alla ricerca di luoghi che possano costituire scenari significativi per la preparazione di un film. Nasce da questo lavoro il reportage _Milano di sopra e di sotto_ pubblicato nel 1964 dalla rivista bimestrale _Leader_.
La stessa rivista le commissiona un reportage industriale in Sicilia. È loccasione per un viaggio lungo la penisola che la avvicina al paesaggio come possibile soggetto; analizzando i provini ne sceglie nove tra cui quelli scattati 1964 nelle Langhe, ovvero nei luoghi di Cesare Pavese. Lidea è realizzare una cartella a tiratura limitata. Unimpresa particolare, per lepoca: 25 copie, tutte stampate a mano dallautrice, datate e firmate, montate su cartoncino e racchiuse in una cartella progettata da Bruno Munari con una presentazione di Renato Guttuso. La cartella, dal titolo _Nove paesaggi italiani_, viene presentata nel 1965 alla Libreria Einaudi di Roma. Durante lo stesso viaggio viene approfondito il tema _Maghi e streghe dAbruzzo_ uscito poi sul settimanale _Giorni-Vie Nuove_.