Varenna, Villa Monastero
p. Ancora via lago si giunge sulla sponda orientale, a Varenna, e a "Villa Monastero":/architetture/schede/1n080-00023/, edificio eclettico che conserva nel suo parco un gruppo scultoreo di Gian Battista Comolli, la _Clemenza di Tito_, iniziata nel 1823 e mai portato a termine per la morte dell'artista avvenuta nel 1830. L'opera, che indulge sull'aspetto monumentale piuttosto che cedere alle nuove suggestioni del gusto romantico, venne eseguita senza commissione, in omaggio all'imperatore Francesco I d'Asburgo per la benevolenza dimostrata nei confronti dello stesso Comolli, arrestato per una presunta partecipazione ai moti insurrezionali del 1821 e scarcerato l'anno seguente. La scultura infatti raffigura l'imperatore romano Tito mentre concede la grazia all'amico Sesto e a Vitellia, che avevano congiurato contro di lui.
Acquistata dalla famiglia Galbiati per la villa di Cardano sulle alture di Menaggio, venne ceduta dagli eredi a Walter Erich Jacob Kees, proprietario di villa Monastero che tra il 1898 ed il 1909 ristrutturò ed riarredò la dimora.