Torno, Moltrasio e Carate Urio
h3. Torno, Villa Pliniana
Molti furono gli ospiti illustri di "villa Pliniana":/architetture/schede/CO180-00182/, tra cui Giuseppe II, Napoleone I, lord Byron.
La vicenda più famosa però fu quella che ebbe come protagonisti il principe Emilio di Belgiojoso, uno dei più celebri protagonisti del risorgimento italiano, e la moglie Cristina Trivulzio.
La distinta ed elegante Cristina, donna colta, intelligente e molto nota nei salotti parigini aveva sposato Emilio nel 1824. Le continue infedeltà del marito e le incomprensioni in pochi anni portarono la coppia alla separazione; i due tuttavia non cessarono di rispettarsi e di condividere quei profondi ideali patriottici che li spinsero ad aderire e partecipare attivamente alla politica mazziniana.
La vera crisi tra i due avvenne con la comparsa sulla scena di Marie Anne Berthier, principessa di Wagram, moglie dal 1833 del duca di Plaisance. Di nobili origini, figlia del maresciallo Alessandro Berthier, capo dello Stato maggiore dell’esercito di Napoleone, e imparentata con molte teste coronate europee, la nobildonna era stata obbligata dalla famiglia al matrimonio.
Quando incontrò il Belgiojoso l’attrazione fu immediata. Emilio convinse ben presto Marie Anne a chiedere alla madre il permesso di partire per una vacanza per le sponde del Lario. Il permesso le fu negato e il marito decise d’imporsi in tutta la sua autorità di consorte. Fuggire verso il lago di Como e verso la "Pliniana":/architetture/schede/CO180-00182/, grandiosa villa che lì possedeva il Belgiojoso sembrò per la coppia l’unica soluzione.
Il 27 aprile 1843 durante una serata parigina, i due scapparono verso il lago. Qui la coppia visse in una felice prigionia per ben otto anni, in solitudine, con pochi ospiti e rare uscite; le storie presto si moltiplicarono intorno a quelli che subito furono definiti gli amanti della Pliniana; ci fu persino chi raccontò di certi pomeriggi d’estate in cui due figure avvolte in un bianco lenzuolo comparivano sulla balaustra della loggia della villa, per poi tuffarsi nel lago, profondissimo in quel punto.
Dopo otto anni l’incanto si ruppe e Marie Anne incominciò a sentire la villa come una prigione. Fuggì un pomeriggio del 1851, mentre Emilio dormiva. Il principe di Belgiojoso continuò a frequentare la villa nei mesi estivi, tra i ricordi dell’amata fino al 1858, anno in cui morì.
h3. Torno, Villa Taverna
Importanti furono le frequentazioni nella "villa della famiglia Taverna":/architetture/schede/CO180-00184/: dall’imperatore Leopoldo II a Carlo Imbonati, dal principe von Bulow alla principessa Acton, animatrice dei salotti mondani romani di fine Ottocento.
h3. Moltrasio, Villa Ghisio
La scelta di Marie Anne, amante del principe di Belgioioso cadde su _Villa Ghisio_ a Moltrasio, da dove ancora riusciva a scorgere la "Pliniana":/architetture/schede/CO180-00182/. In questa villa, dal fronte affacciato sul lago, con le grandi stanze ariose ed il giardino ricco di fiori e piante rare, la duchessa diede vita ad un vivace salotto, assiduamente frequentato dai personaggi più influenti della Milano di allora.
Qui Marie Anne si innamorò, ricambiata, di Cesare Stampa Marchese di Soncino. La famiglia, minacciando di diseredarlo, intimò presto a Cesare di lasciare la duchessa per la quale stava dissipando ingenti somme di denaro. Egli rifiutò, ma a quel punto fu proprio Marie Anne ad abbandonarlo.
Proprio in questa villa la nobildonna fu raggiunta dalla notizia della morte di Emilio di Belgiojoso. L’evento la scosse, rinnovandole sensi di colpa, che la portarono ad una scelta di vita dedicata a poveri e bisognosi.
h3. Carate Urio, Villa Ripiego
Abbandonato l’amante alla "Pliniana":/architetture/schede/CO180-00182/, Marie Anne duchessa di Plaisance scelse di abitare a "Villa Ripiego":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1q040-00559/ (ora Viganotti-Giusti), a Carate Urio, sull’alta riva del lago, ma di fronte alla villa Pliniana di Torno che era stata scenario della sua storia d’amore con il Belgiojoso.
Ben presto questa villa apparve troppo piccola per i numerosi ospiti che prendevano parte ai fastosi ricevimenti della nobildonna, che decise di quindi di cercare una nuova dimora, che trovò nella vicina Moltrasio.