Il giardino di villa Tittoni Traversi a Desio
h3. La visita oggi
Il parco all'inglese di "Villa Cusani Tittoni Traversi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-02959/ è tra i primi in Italia, di poco successivo a quello di Cinisello Balsamo, concepito con tale disegno: alberi secolari e imponenti masse arboree suggeriscono l'idea di una natura incontaminata e selvaggia.
Anche in virtù di tale giardino, la villa è considerata una delle residenze nobiliari più monumentali e ricche della Brianza.
Il parco è oggi decisamente ridimensionato rispetto all'area originaria, di cui rimane solo il settore meridionale. È stato colpito da grave decadenza a partire dal secondo dopoguerra; nel 1947 fu acquistato da Paolo Reina, commerciante di legnami, che abbatté molti degli alberi d'alto fusto per venderne i tronchi; nel 1952 il Comune di Desio acquistò quello che rimaneva del giardino, in parte lottizzato. Oggi il parco è comunale e aperto al pubblico.
_Aree_: A - esedra esterna; B - corte d'onore; C - parco paesaggistico.
_Emergenze monumentali_: 1 - torre neogotica; 2 - tomba Antona Traversi; 3 - fontana di Nettuno.
Nonostante le gravi mutilazioni subite, l'impianto all'inglese è ancora ben percepibile. Sul fronte posteriore ( C ) della villa si apre un'ampia distesa di prato, che funge da cannocchiale prospettico rispetto ad essa, consentendone la visione anche dall'estremità opposta del parco.
Una fontana ( 3 ), con al centro una statua di Nettuno, sorge nelle immediate vicinanze del corpo di fabbrica e rappresenta una sorta di snodo tra la villa a impianto simmetrico e la folta vegetazione non geometrizzata. Fra gli alberi si scorgono due romantici edifici superstiti: una torre neogotica ( 1 ), con i corpi di fabbrica annessi, e il monumento funebre Traversi ( 2 ).
Sono invece perduti altri elementi caratteristici del giardino all'inglese quali padiglioni, grotte e un laghetto con darsena, interrato dopo la seconda guerra mondiale. Nel luogo dove esso sorgeva, nel 1972, è stato realizzato un edificio scolastico che ne rende definitivamente impossibile il recupero.
h3. La torre neogotica e la tomba Traversi
La torre neogotica venne edificata dall'architetto Pelagio Palagi (1775-1860), tra il 1835 e il 1836, con funzione museale; era infatti destinata ad accogliere l'importante collezione di lapidi, sculture ed altri reperti antichi iniziata dai proprietari della famiglia Cusani e arricchita dai Traversi.
La nuova costruzione inglobò parte dell'ex convento di San Francesco che, al momento della soppressione tra il 1774 e il 1776, era divenuto proprietà Cusani.
Il restauro della torre è stato avviato nel 1972 dall'attuale proprietario Pio Mariani, che ha acquistato l'edificio per adibirlo a sede di un museo di mineralogia. La nuova destinazione ha salvato l'edificio dal degrado e dall'incuria, separandolo però dal resto del parco, da cui è visibile oggi solo la sommità della torre.
La tomba Traversi, realizzata tra il 1900 e il 1903 dall'architetto Luca Beltrami (1854-1933); è composta da un'edicola posta su una arcata, sorta di piccolo ponte a cavallo di una roggia oggi scomparsa. Smontata nel 1948, essa è stata ricomposta dall'architetto Luciano Giambelli tra il 1972 e il 1975, in posizione diversa da quella originale.
h3. La storia
p. Il parco di villa Tittoni Traversi è di estremo interesse per la storia dei giardini, in quanto esito della completa trasformazione rispetto ad un giardino formale più antico.
La villa, già esistente nel XVI secolo con annesso un giardino all'italiana, fu acquistata dai Cusani a metà Seicento e restò proprietà della famiglia fino all'inizio dell'Ottocento. In seguito i proprietari affidarono a Giuseppe Piermarini (1734-1808) la trasformazione in forme neoclassiche della villa barocca e ad Antonio Villoresi, padre di Luigi Villoresi, giardiniere della Villa Reale di Monza la nuova sistemazione a giardini. Villoresi, allontanandosi dalla geometricità e dal gusto decorativo del giardino all'italiana, disegnò qui un grandioso parco all'inglese in cui prati si alternavano ad imponenti masse arboree: pur conservando alcuni elementi preesistenti, i criteri compositivi erano vari e liberi.
La villa venne fiancheggiata da due gallerie con agrumi, particolarmente riscaldate per proteggere le piante più delicate dal freddo. Oltre il prato, antistante il fronte della villa, si estendeva un bosco di castagni attraversato da tre viali prospettici disposti a raggiera, boschetti e serre di ananas riscaldate con stufe, un labirinto con quinte arboree.
p. Elemento di grande valore paesaggistico era il lago artificiale servito da un canale, con una darsena e un'isoletta nel mezzo, su cui erano stati piantati pioppi e cipressi della Lunigiana.
Scorci suggestivi vennero sapientemente creati, inserendo tra la vegetazione le rovine di un castello, un ponte in pietra, una grotta che conduceva ad una capanna affrescata, affiancata da un piccolo corso d'acqua.
Oltrepassato un bosco di pini si giungeva ad un piccolo tempio dedicato all'Imeneo, realizzato, come varie altre grotte e padiglioni, su progetto dell'architetto Giuseppe Zanoja (1747-1817).
Nel 1817 la villa venne venduta all'avvocato Giovan Battista Traversi che affidò a Pelagio Palagi il rinnovo del complesso. Entro il 1846 l'architetto realizzò un nuovo accesso monumentale al parco ad arco di trionfo, l'elaborata cancellata in ghisa all'ingresso della villa e l'esedra esterna (A).
h3. Glossario
* _esedra_: ambiente, di solito scoperto, delimitato da una struttura semicircolare.
* _neogotico_: nella storia dell'arte occidentale si definisce neogotico lo stile che tra XVIII e XIX secolo reintrodusse in Europa e in Nord America le forme dell'architettura gotica.
* _parterre_: disegno del giardino ad aiuole, con scompartimenti ornati d'erbe e fiori
Testo a cura di Adele Simioli
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Sommario
- L'evoluzione della villa gentilizia nel tempo
- Distribuzione territoriale delle ville e loro rapporto col paesaggio
- I giardini
- Il giardino di palazzo Borromeo Arese
- Il giardino di palazzo Visconti Banfi a Rho
- Il giardino di villa Airoldi, Casnedi, Raimondi, Odazio-Juvalta a Birago (Lentate)
- Il giardino di villa Arconati detta "il Castellazzo" a Bollate
- Il giardino di villa Clerici a Niguarda
- Il giardino di villa Tittoni Traversi a Desio
- Il giardino di villa Ferrari, Casnedi, Casati Stampa di Soncino a Cinisello Balsamo
- Il giardino di villa Ghirlanda Silva a Cinisello Balsamo
- Il giardino di villa Visconti Borromeo Litta a Lainate
- Giochi e corsi d'acqua
- Gli affreschi
- Committenti e architetti
- Gli itinerari lungo la viabilità storica
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