Villa Torneamento a Monza

Monza, Villa TorneamentoSignificative espressioni della pittura settecentesca monzese sono conservate all’interno di "Villa Torneamento":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-04985/ a Monza, sita nella frazione di San Fruttuoso, sulla via che conduce a Milano. Inserita in un vasto parco, la cui progettazione è assegnata nel 1835 a Giuseppe Balzaretto e in cui il complesso architettonico è memore degli intenti propagati da Ercole Silva nella sua "villa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-02328/ di Cinisello Balsamo, Villa Torneamento fu edificata intorno al 1750. Dallo scalone a due rampe rettilinee e parallele si giunge al salone da ballo che si affaccia sulla corte d’onore e sul parco retrostante. Impostato su due piani è posto in posizione centrale rispetto al corpo di fabbrica. All’interno di un ampio ambiente caratterizzato dalla presenza di ballatoi, un tempo destinati ai musici, si sono conservati due medaglioni dipinti con finte cornici in marmi policromi sulle pareti laterali, la volta affrescata e numerose sovrapporte decorate con motivi architettonici, puttini, fiori e foglie dalle tonalità evanescenti. Monza, Villa Torneamento Sulla volta, in una cornice in stucco polilobata, si trova un affresco in cui si riconoscono il _Carro del Sole_ e un nobile nell’atto di ricevere il Trionfo sotto gli occhi attenti del Merito, riconoscibile nell’uomo anziano con lo scettro e il libro aperto, come indicato dall' _Iconologia_ di Cesare Ripa. Chiaro è l’intento autocelebrativo dell’affresco, voluto dal proprietario del palazzo, così come i due grandi riquadri alle pareti con le _Storie di Aureliano_ e in particolare la sua vittoria sulla regina di Palmira, Zenobia. Nel primo caso la sovrana sconfitta è ritratta mentre consegna le chiavi della città all’imperatore, mentre nel secondo appare incatenata a fianco del carro trainato da cervi su cui vediamo un giovane Aureliano incoronato di alloro. Le due scene sono inserite in ariose cornici dipinte dai sinuosi profili rocailles, abbellite dalla presenza di due figure femminili monocrome, poste ai lati, raffiguranti le Virtù. Gli affreschi sono stati attribuiti al monzese Giovanni Battista Gariboldi, attivo secondo alcuni storici in numerosi cantieri della città, tra i quali la fabbrica della "chiesa di S. Maria del Carrobiolo":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-04675/.