Palazzo Trotti a Vimercate
Ulteriore esempio significativo della pittura lombarda settecentesca è costituito da "Palazzo Trotti":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09337/ a Vimercate, la cui presenza contribuisce certamente a comunicare limportanza storica e politica di questa città briantea e lelevato gusto estetico ed artistico delle famiglie nobili che vi dimoravano.
Sulla piazza Unità dItalia, cuore del nucleo moderno, si affacciano la "chiesa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-10011/ dedicata alla Vergine del Rosario e la facciata di Palazzo Trotti, dalla quale è impossibile immaginare i fasti rococò dellinterno.
Il palazzo, sede del Municipio dal 1862, prende il nome da Giambattista Trotti, marito di Giulia Secco Borella, ultima discendente del conte Giovanni Battista, responsabile della ricostruzione delledificio.
Una volta oltrepassata la torre dingresso e il cortile quadrangolare chiuso, si accede alla parte nobile delledificio, da cui si può intraprendere la visita guidata al corposo ciclo di affreschi. In ogni ambiente le decorazioni occupano la fascia alta delle pareti, su ciascuna delle quali è ritratta una scena animata.
*Le prime sale*
Nella prima sala il centauro Nesso è immortalato nell'atto di rapire Dejanira, la sposa di Ercole. A questeroe è dedicata lintera sala, compare infatti anche una delle sue celebri fatiche: la conquista del cinto di Ippolita, regina delle Amazzoni.
Nella sala cosiddetta _di Cleopatra_ la decorazione è ininterrotta dal pavimento al soffitto. Nella fascia alta delle pareti sono affrescati Cleopatra e Marco Antonio ad un banchetto alla corte di Alessandria, e seduti in trono mentre ricevono gli ambasciatori romani. Il terzo episodio si riferisce alla partenza di Cleopatra e il quarto vede la morte della regina morsa da un aspide. Tra le porte e le finestre inserite in finte nicchie, sono dipinte statue monocrome in trompe loeil raffiguranti la _Fama_, la _Giustizia_, l _Armonia_, la _Grazia_, la _Prosperità_ e la _Potenza_, sovrastate da stemmi, aggiunti in epoca più recente, dellItalia, di Vimercate, degli Sforza, dei Visconti, dei Trotti e dei Vimercati. Ancora sopra le porte, allinterno di stucchi dorati, sono effigiate figure femminili che rappresentano la _Pittura_, la _Scultura_, la _Musica_, la _Matematica_. In prossimità di questultima figura allegorica compare la data 1705, riferibile allesecuzione dellaffresco.
Nella sala _di Semiramide_, oltre ad una tela con lalbero genealogico dei Trotti e altre tele dipinte, vi sono affreschi nella fascia sottostante il soffitto, relativi alla regina degli Assiri da cui la sala prende il nome. Queste tre sale poste in rapida successione e la _sala di Minerva_ al piano nobile presentano il medesimo impianto decorativo e rientrano in ununica campagna ascrivibile ai primi anni del Settecento, così come documentano anche le date presenti negli affreschi.
Sempre al piano terreno vi sono altri tre vani decorati nel Settecento, attribuiti al pittore ticinese Giuseppe Antonio Orelli. Anche in questo caso gli episodi mitologici affrescati poco dopo il 1750, conferiscono tradizionalmente il nome alle sale in cui si trovano. Vi sono dunque la _sala di Atalanta_, la _sala dellOlimpo_ e la _sala di Diana_.
*La Sala dellOlimpo e le pitture di Giuseppe Antonio Orelli*
Nella _sala dellOlimpo_ si trovano i dipinti più suggestivi dellintero ciclo ad affresco: nei fregi sono inseriti banchetti conviviali con personaggi mitologici e scene allegoriche, magistralmente dipinti da Giuseppe Antonio Orelli.
Al piano nobile ancora attribuiti allOrelli sono: la _sala di Angelica e Medoro_, la _sala di Piramo e Tisbe_, e la _sala di Andromeda e Perseo_. La _sala di Bacco_ è stata invece recentemente attribuita a Carlo Donelli detto il Vimercati e datata tra il 1710 e il 1715.
Oltre alla vasta campagna decorativa, allinterno del palazzo si conservano i soffitti lignei dipinti, una cospicua quadreria, i camini e altri oggetti darredo, che rendono ledificio uno degli esempi più rappresentativi del Settecento lombardo.
A poca distanza dal centro storico di Vimercate si possono ammirare altre importanti testimonianze della pittura ad affresco del XVIII secolo. Tra queste particolarmente significativi sono i dipinti eseguiti nella "Villa Gallarati Scotti":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09369/ a Oreno di Vimercate, cittadina nella quale numerosi nobili milanesi edificarono palazzi e residenze per la propria villeggiatura estiva.
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Sommario
- Dall'Umanesimo al Barocco negli affreschi
- Il Settecento negli affreschi
- L'architettura di villa nell'Ottocento: alcune testimonianze
- Opere pittoriche e scultoree dal Cinquecento al Novecento
- L'utilizzo delle acque (fontane, laghetti artificiali e giochi d'acqua)
- Il sistema delle ville di Besana in Brianza
- Le ville nella storiografia artistica dalla metà del Cinquecento al Novecento
- Vimercate: un sistema urbano articolato attorno a ville di delizia e palazzi di nobiltà
- Credits