Vimercate: la quadreria dinastica di palazzo Trotti
Il "palazzo Secco Borella Trotti":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09337/ di Vimercate, ben noto per gli eccellenti cicli ad affresco di tematica mitologico-letteraria eseguiti, a più riprese, nel corso della prima metà del Settecento, vanta una quadreria dinastica di rilievo, che comprende i ritratti di vari esponenti del casato dei Secco Borella. La famiglia fu feudataria di Vimercate dal 1475 sino al 1739, quando anche il palazzo passò in proprietà ai Trotti, a seguito del matrimonio tra il conte Giambattista e lultima erede della famiglia Secco, Giulia. Nelle sale auliche al piano terreno, ad esclusione del salone centrale noto anche come _sala di Cleopatra_, sono distribuiti dipinti, riferibili ad ambito milanese, databili tra lultimo quarto del XVI secolo e i primi trentanni del XVIII. Nella _sala di Semiramide_ trovano collocazione anche un albero genealogico della famiglia e, sopra una specchiera rococò, un ovale su tela, che raffigura Vittorio Emanuele II (sec. XIX/terzo quarto), la cui presenza si deve alla destinazione della residenza a sede comunale dal 1862. Nello stesso ambiente, si conserva uno dei dipinti di maggiore formato e interesse, che mostra un gruppo di fanciulli, probabilmente i figli del conte Giovanni Battista il vecchio con al centro il primogenito Francesco - cui si devono ammodernamenti importanti nella residenza - abbigliati secondo la moda degli anni sessanta/settanta del Seicento. Il quadro rimanda, seppure con una qualità inferiore, ai noti ritratti di famiglia eseguiti da Carlo Francesco Nuvolone o ai più lontani modelli vandyckiani, dipinti per il patriziato genovese. La fortuna come ritrattista del pittore milanese è confermata dalla presenza, nella _sala della Luna_ o _di Diana_, di una replica della tela che rappresenta larciduchessa Marianna dAustria, seconda moglie del re di Spagna Filippo IV dAsburgo. Nella medesima stanza si trova il ritratto di Antonio Secco Borella, vissuto nel XV secolo, probabilmente copia seicentesca di un originale antico. La serie si conclude nella _sala dellOlimpo_, nella quale si conservano pregevoli dipinti settecenteschi, tra cui si segnala leffigie di Giovan Battista il giovane, ultimo discendente della casata, deceduto nel 1733, che rimanda ai modi della ritrattistica dei primi decenni del secolo, tra Antonio Lucini e Andrea Porta.
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Sommario
- Dall'Umanesimo al Barocco negli affreschi
- Il Settecento negli affreschi
- L'architettura di villa nell'Ottocento: alcune testimonianze
- Opere pittoriche e scultoree dal Cinquecento al Novecento
- L'utilizzo delle acque (fontane, laghetti artificiali e giochi d'acqua)
- Il sistema delle ville di Besana in Brianza
- Le ville nella storiografia artistica dalla metà del Cinquecento al Novecento
- Vimercate: un sistema urbano articolato attorno a ville di delizia e palazzi di nobiltà
- Credits