Le ville più tarde, oltre i margini del nucleo storico
Dalla centrale piazza Roma origina la via Mazzini, lungo un percorso verso nord che da Vimercate conduce ad Usmate. Qui si trovava la medioevale Porta di San Damiano, punto di passaggio obbligato lungo le mura che cingevano il borgo lungo la direzione nord, antico _cardo maximus_, verso Usmate e Carnate, e identificata comunemente come Porta di San Maurizio dalla località posta lungo il percorso sino al momento della sua demolizione, avvenuta nel 1879 quando fu realizzata la linea tramviaria che collegava i maggiori centri della provincia.
Il primo tratto di via Mazzini è oggi definito da cortine edilizie unitarie che, pur con le alterazioni derivate da incoerenti edificazioni del secondo Novecento, conferiscono allambiente urbano una complessiva armonia di forme. La meta è agevolmente guadagnata a piedi giungendo al duplice slargo che introduce a sinistra alla villa Gussi, interna allomonimo parco pubblico, a destra alla villa Banfi, sensibilmente arretrata dal bordo stradale a definire lo spazio di un ampio cortile.
*Villa Gussi*
"Villa Gussi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09339/ fu edificata tra il 1925 e il 1935 sul luogo dove era insediato lomonimo setificio, fondato dal Cavaliere Vittorio Gussi, appartenente ad una famiglia milanese di imprenditori e commercianti.
Ledificio a pianta rettangolare si eleva su tre piani, con facciate pressoché identiche composte sulla simmetrica sequenza di finestre e porte finestre. La sobria architettura è riscattata allinterno, dove alcuni ambienti mantengono gli originari elementi compositivi derivati dalle influenze artistiche barocchette e post-umbertine. Sono soprattutto lo scalone principale e ladiacente salone di rappresentanza a raccogliere contenute decorazioni a stucco e alcune statue. Non mancano poi componenti di finitura e arredi dellepoca nelle sale principali, come le cornici modanate alle porte, caminetti marmorei, pavimenti in legno e marmo.
Non risiede forse nellimmagine architettonica la bellezza di villa Gussi, quanto piuttosto nellessere al margine di un vasto parco pubblico, organizzato su disegno di impostazione romantica con radure e macchie boschive, vialetti di attraversamento e punti di sosta allombra di alberi che in taluni casi hanno oggi raggiunto ragguardevoli dimensioni.
*Villa Banfi*
Sul luogo della "villa Banfi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09321/ esisteva un antico monastero che con la soppressione napoleonica, fu venduto e successivamente trasformato in abitazione. La data 1793 rinvenuta su una travatura della copertura delledificio principale fa risalire a quel momento il complesso di opere resosi necessario alladattamento, con la sopraelevazione di un piano del fabbricato principale.
Ledificio fu residenza dei nobili Banfi, facoltosa famiglia detentrice già alla metà del Settecento di ampie possessioni nel territorio milanese, con fondi agricoli e cascine. Insediati nella vicina Carnate, furono proprietari dellomonima "villa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-01684/ già Fornari di famiglia, stabilitisi nel piccolo centro brianzolo a nord di Vimercate in seguito alla costruzione di due opifici per la lavorazione della seta.
A lato del cancello a lance in ferro aperto al centro di una esedra in muratura, due distinte cortine edilizie su due piani a sviluppo rettangolare, una più lunga, costituivano gli originari fabbricati di servizio alla villa con gli annessi giardinetti delimitati da una bassa muratura e pilastrelli con statue che, col tempo, hanno assunto la funzione commerciale al piano terra e mantenuto luso residenziale al livello superiore.
A testimoniare la presenza delloriginario monastero rimane una torretta con cella campanaria che si eleva al vertice delledificio allineato al bordo sud-ovest della proprietà, lungo via Mazzini.
Villa Banfi, parallela, mostra il prospetto principale ad ovest, alto sui tre piani originati da una pianta rettangolare. Appena schermato da una conifera centrale al cortile, ledificio presenta un portico donore con trabeazione a lato e arco a sesto ribassato centrale poggianti su due colonne granitiche dordine dorico con entasi.
Allinterno della villa rimangono alcuni ambienti degni di nota, con lo scalone in pietra e qualche decorazione a stucco.
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Sommario
- Dall'Umanesimo al Barocco negli affreschi
- Il Settecento negli affreschi
- L'architettura di villa nell'Ottocento: alcune testimonianze
- Opere pittoriche e scultoree dal Cinquecento al Novecento
- L'utilizzo delle acque (fontane, laghetti artificiali e giochi d'acqua)
- Il sistema delle ville di Besana in Brianza
- Le ville nella storiografia artistica dalla metà del Cinquecento al Novecento
- Vimercate: un sistema urbano articolato attorno a ville di delizia e palazzi di nobiltà
- Credits