Cenni alla storia del parco
Lattuale Parco di Monza copre una superficie di circa 750 ettari di terreno, caratterizzato da una struttura geomorfologica terrazzata lunga circa cinque chilometri, che collega i rilievi morenici della Brianza allarea piana di Monza. Nelle mappe storiche è possibile rintracciare lantico utilizzo del suolo e la sua suddivisione in fasce agricolo-ambientali parallele, caratterizzate da inserti trasversali di differente natura.
Nel passato, infatti, in questa porzione della regione briantea vi erano: _Boschi forti_, con alberi ad alto fusto; _Boschi cedui_, con sfruttamento massimo in termini agricoli; _Aratorio arborato_, con coltivazione di cereali, vite e gelsi, esteso complessivamente sul 74% del territorio; _Aratorio semplice_, costituito da monocolture; _Prato umido_, spesso nei pressi del fiume Lambro, caratterizzato da foraggere; _Terreni Semi-sterili_ costituiti, nella maggior parte dei casi, da ecosistemi connessi alle acque del fiume Lambro, dunque soggetti alle sue esondazioni, e da cave che, quantitativamente, ricoprivano una percentuale di suolo quasi irrilevante.
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Sommario
- Cenni alla storia del parco
- Genesi dei Giardini reali
- La Villa e i Giardini reali durante la dominazione francese
- La costituzione del Parco di Monza
- Il Parco di Monza durante la Restaurazione austriaca
- Il Parco di Monza dall'Unità d'Italia alla Seconda Guerra Mondiale
- Il Parco di Monza nella seconda metà del XX secolo
- Il Parco di Monza nel XXI secolo
- Gli edifici storici presenti nel parco
- Le altre principali costruzioni presenti nel parco
- Altri edifici presenti nel parco
- Bibliografia essenziale
- Credits