155. Bollettino del Comizio agrario del circondario di Monza
Luogo | Monza. |
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Durata | Aprile 1907 (a. I, n. 1) - febbraio 1908 (a. II, n. 4*). |
Periodicità | Senza periodicità fissa. |
Direttore | Dott. Luigi Luigi Castelli (redattore) poi nessuno. |
Editore | Rinaldo Barzaghi (amministratore responsabile). |
Stampatore | Monza, Tipografia Sociale Monzese. |
Pagine | 4. |
Formato | 30x42,5 cm. |
Note | L'ultima pagina è sempre occupata dalla pubblicità, in una dimensione che varia da un terzo a una intera pagina. |
Si legge nell'editoriale del luglio 1897, che indica chiaramente gli scopi per cui è nato il giornale e la linea che esso vuole seguire, che il periodico "è scritto per gli agricoltori del circondario e specialmente per i soci del Comizio; perciò si occupa degli atti del comizio e delle altre istituzioni agrarie monzesi e di argomenti agrari di interesse locale"; il foglio pubblica, pertanto, i resoconti delle assemblee dei soci del Comizio (aprile 1907, febbraio 1908), e, nel numero del febbraio 1908, il verbale della seduta del consiglio direttivo. In questo numero, inoltre, sono pubblicati, su approvazione dell'assemblea generale dei soci, il testo di una circolare che chiede a tutti i comuni del circondario un sussidio per il comizio, l'elenco dei soci che hanno pagato le quote sociali, e di quelli morosi.
Riguardo invece "le altre istituzioni agrarie e monzesi", il periodico dedica un'attenzione particolare e molte notizie alla Scuola pratica di agricoltura A.G. Zucchi di Monza. Nel numero del luglio 1907, ad esempio, vengono indicati i risultati degli esami di promozione e di licenza, a cui segue un commento firmato dal conte Gaetano Porro Schiaffinati in cui si sottolinea l'importanza dei risultati ottenuti considerando, soprattutto, "la conoscenza dei mezzi insufficienti della scuola". L'articolo si conclude informando sul corso estivo organizzato dalla scuola, e sulle escursioni compiute durante l'anno scolastico precedente, che consistono nel "condurre gli alunni presso aziende di privati dove potessero esercitarsi sotto la guida del personale della scuola o anche semplicemente apprendere quali spettatori di operazioni e di cose ben fatte". Il foglio, inoltre, mostra la sua attenzione verso l'istruzione agraria con alcuni interventi, fra i quali si segnala L'istruzione agraria, riprodotto dal «Bullettino dell'agricoltura» (ottobre 1907) e, soprattutto, nello stesso numero, Due resgiò, che riporta il dialogo di due genitori, uno dei quali illustra all'altro i vantaggi e l'importanza dell'istruzione agraria.
Il periodico, infine, tratta di "argomenti agrari di interesse locale", con articoli che trattano dei problemi agrari della zona o, più spesso, danno consigli o suggerimenti di tipo tecnico. Tra questi interventi si segnalano La Diaspis del gelso (Recriminazioni - dubbi - speranze) sul numero dell'aprile 1907, firmato dal redattore Luigi Castelli (sul quale argomento si ritorna nel numero del febbraio 1908 con un articolo che illustra i danni provocati dalla malattia in quell'ultimo anno), e Sulla condizione dell'industria bacologia e serica (luglio 1907). Tali articoli, in genere, occupano sempre le prime pagine del giornale.
Gli interventi di tipo tecnico danno suggerimenti sulle tecniche di coltivazione e, molto spesso, riportano dati su esperimenti compiuti con le indicazioni dei raccolti e delle spese effettuate. Tra questi articoli si segnalano: Concimazioni primaverili al frumento siglato L.C.; Cultura razionale del pomodoro di Antonio Rossi (aprile 1907); La concimazione del prato e la siccità di Luigi Castelli (febbraio 1908).
Tra i collaboratori, tuttavia, si segnala Porro Schiaffinati che oltre a intervenire più volte sulle colonne del giornale, è il presidente del Consorzio. Egli firma articoli quasi in tutti i numeri del foglio, mentre la maggior parte degli altri collaboratori (Luigi Arienti, che è il vice presidente del comizio, Arnaldo Mussolini, Antonio Rossi, Pietro Lo Balbo), compaiono una sola volta. Infine, è da rilevare che il periodico chiede "la collaborazione dei pratici", cioè degli agricoltori, ma solo una volta segnala un articolo di un noto agricoltore della zona, Emilio Beretta, che firma lo scritto Vendita dei bozzoli a rendita (aprile 1907).
M. Ma.
Raccolte: MI120: 1907-1908.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/155/