La rivista di propone come organo per "la tutela costante degli interessi degli esercenti, negozianti e industriali" nel tentativo di "inquadrare a grandi linee, e in modo facile, i problemi del diritto commerciale" con attenzione particolare ai fatti che interessano il circondario di Lodi. I lettori verranno tenuti al corrente "di tutte le decisioni, sentenze, leggi e regolamenti che al commercio hanno attinenza". Il «Bollettino», che intende favorire "l'organizzazione delle forze di classe", si propone come "palestra libera a tutti per le discussioni serene ed elevate d'interesse commerciale" (Il nostro bollettino, 28 dicembre 1907). Pur dando conto di alcune disposizioni legislative in articoli dal taglio tecnico (cfr. Legge 7 luglio 1907, n. 489 sul riposo settimanale e festivo, 14 gennaio 1908), nella maggioranza dei casi prevalgono gli articoli trattati con tono divulgativo, offrendo ai propri lettori piuttosto un commento e una interpretazione (cfr. Momento di sosta, 1° agosto 1908 o La riforma dei tributi locali e gli esercenti, 1° marzo 1910).

A partire dal secondo anno, la pubblicazione, pur mantenendo nominalmente scadenza mensile, dichiara che "uscirà solo quando lo si crederà opportuno e utile" (Due parole di presentazione, 1° marzo 1910). Da questo momento, essa annuncia di voler dare maggiore spazio alla Federazione esercenti commercianti industriali proponendo "i riassunti dei verbali del consiglio e delle assemblee, gli atti della società", allo scopo di dare maggiore impulso all'organizzazione di un vasto movimento per la difesa degli interessi di categoria (cfr. Elezioni parziali amministrative, 9 luglio 1910).

M. Te.

Raccolte: MI120: 1907; 1908 (lac.); 1910 (lac.); 1911 (lac.).

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