173. Bollettino della Federazione nazionale dei costruttori edili ed imprenditori di opere pubbliche e private
Sottotitolo | Organo dei collegi federati. |
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Luogo | Milano. |
Durata | Luglio 1907 (a. I, n. 1) - settembre 1917 (a. XI, n. 1). La numerazione procede progressivamente dal n. 1 al n. 63 (a. VII), dopo il quale ogni annata ricomincia con un n. 1. Il n. 2 dell'anno IX (compreso tra il numero del 20 gennaio 1915 e quello del maggio 1915) non viene pubblicato, causa il mutamento di direttore, di formato e di contenuto. |
Periodicità | Mensile poi bimestrale poi mensile poi saltuario. |
Direttore | Ugo Frisia poi Augusto Ballerio poi Ugo Frisia. |
Gerente | Umberto Ceruti. |
Editore | Federazione nazionale dei costruttori edili. |
Stampatore | Milano, Tip. Fratelli Lanzani. |
Pagine | Da 4 a 36. |
Formato | 34x25 cm poi 24x17 cm. |
Organo della Federazione nazionale dei costruttori edili e imprenditori di opere pubbliche e private, fondata a Milano nell'ottobre 1906 e di cui il primo numero riporta lo statuto, il «Bollettino» si ripropone di esserne la voce, pubblicando i verbali delle assemblee e dei consigli e i preventivi e consuntivi per ogni annata, "affinché ogni associato non solo sia informato del lavoro [ ] ma perché [ ] possa colle proprie idee, col proprio consiglio essere parte viva della federazione stessa" (articolo introduttivo senza titolo, luglio 1907). Scopo dichiarato è il favorire l'adesione alla Federazione nazionale delle quindici associazioni di capimastri e imprenditori già organizzatesi in Italia, al fine di rafforzarne il potere contrattuale tanto nei confronti della pubblica amministrazione, che verso i lavoratori salariati, impegnati, attraverso gli scioperi, in quella "lotta di classe accanitamente combattuta dal proletariato" (Per l'organizzazione, luglio 1907). Il periodico si ripropone dunque non solo di occuparsi delle "materie tecniche nel campo pratico operativo", quali le "modalità di condotta dei cantieri e [le] particolarità delle attrezzature", al fine di "superare ogni ostacolo [ ] nella esecuzione delle opere che da nessuna difficoltà si vogliono arrestare", bensì anche di "mantenere disciplinati i rapporti tra industriali e operai, evitando perturbamenti sempre oltremodo dannosi oltreché ai direttamente interessati, anche in ordine di economia pubblica" (Carlo Castiglioni, Ricercando materie e collaboratori per il nostro bollettino, agosto 1907).
Il programma verrà puntualmente applicato in una serie di articoli (firmati con la sigla E. C.) concernenti la "costituzione di un sindacato d'assicurazione mutua contro gli infortuni sul lavoro fra capomastri e imprenditori" per procurare un risparmio evitando le speculazioni delle compagnie di assicurazione (Sulla costituzione d'un sindacato d'assicurazione mutua contro gl'infortuni sul lavoro, settembre 1907), l' "arbitrato nelle controversie tra imprese e Stato" (Sempre a proposito dell'arbitrato nelle controversie tra imprese e Stato, ottobre 1907) (troppo sbilanciato a favore dell'amministrazione), fatti di cronaca, come la "vertenza fra i muratori e i costruttori di Reggio Emilia" (Congresso nazionale dei costruttori edilizi e degli imprenditori di opere pubbliche e private, marzo-aprile 1908) (scritti in aperta polemica con i giornali socialisti locali come «La Giustizia»). Altri articoli sulla riforma del capitolato generale d'appalto (Ernesto Lenzi, Per l'invocata riforma del capitolato generale d'appalto, gennaio, febbraio e marzo 1909) o sul mutuo sindacato d'assicurazione (Angelo Balletto, Sindacato italiano di assicurazione per gli infortuni sul lavoro, tra imprenditori di lavori pubblici e privati, agosto 1908; Oykodoyos, Il mutuo sindacato di assicurazione degli operai per gli infortuni sul lavoro, giugno 1909) arricchiranno via via di nuovi contenuti il foglio.
La pubblicazione dà notizia dei congressi nazionali ed esteri della categoria e, oltre a tenere i lettori costantemente aggiornati sulle iniziative della Federazione, tratta di giurisprudenza pratica inerente al settore (prima in una rubrica apposita, poi soppressa ed in seguito reinserita dal secondo direttore, Augusto Ballerio); dedica inoltre la sezione "Notiziario degli affari" a puntuali notizie di appalti e pubblici incanti indetti per opere sparse sull'intero territorio nazionale, mentre la rubrica "Varie" (poi "Notiziario tecnico") si occupa di aggiornamenti tecnici e invenzioni.
Il cambiamento di direttore, nel febbraio del 1910, non comporterà alcun mutamento di indirizzo del «Bollettino», che continuerà a propugnare gli interessi imprenditoriali a fronte delle crescenti proteste operaie (a tal proposito si vedano gli eloquenti articoli di Giuseppe Cambiaghi, A proposito della odierna agitazione operaia, marzo 1910; e di Ugo Frisia, Lo sciopero dei muratori a Milano, aprile 1910).
A partire dal settembre 1915 notevoli difficoltà dovute allo stato di guerra cominceranno a impedire la regolare pubblicazione del «Bollettino», causa "la mancanza assoluta di collaboratori" chiamati alle armi, "la carestia della carta e la rincarita spesa di spedizione" (Alle Associazioni federate, ai nostri cortesi lettori, settembre-dicembre 1916).
S. Bo.
Raccolte: MI120: 1907-1917.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/173/