235. Cerere
Sottotitolo | Rivista bimestrale agricolo-amministrativa del mandamento di Ponte poi Periodico agricolo-commerciale. |
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Luogo | Ponte Valtellina poi Sondrio. |
Durata | Febbraio 1882 (a. I, n. 1) - 30 dicembre 1889 (a. V, n. 38*). La pubblicazione viene interrotta dopo il numero del maggio 1885 (a. IV, n. 17) e riprende nel dicembre 1888 (a. V, n. 1). |
Periodicità | Bimestrale (ma irregolare) poi mensile poi decadale. |
Direttore | Paride Franchi poi Paolo Rossi. |
Stampatore | Tirano, Tip. G. Bonazzi poi Sondrio, Stab. Tip. E. Quadrio. |
Pagine | Da 2 a 4 poi 16. |
Formato | 40x30 cm poi 24x17 cm. |
Note | Nella prima serie sono presenti supplementi contenenti scritti di vario interesse, da rievocazioni storiche a fatti di cronaca locale. |
"Il nostro giornale - si legge nella presentazione - solo compito, unico obbiettivo quello avrà, di occuparsi senza passione e senza vincoli di tutto ciò che negli svariati rami della pubblica amministrazione, o nelle varie manifestazioni di vita sociale, può interessare direttamente i cittadini e i comuni del nostro Mandamento; portando speciale attenzione alla agricoltura, a questa nostra alma parens, col seguirne, e, di mano in mano, esporne i progressi, quelli almeno che, date le nostre condizioni, hanno un carattere pratico di applicabilità (Amici e cittadini del Mandamento, 11 febbraio 1882).
La redazione si ispira sempre a questo indirizzo pragmatico, sia nella stesura degli articoli, sia nella compilazione delle rubriche fisse "Agricoltura pratica", "Economia domestica", "Voci del pubblico", "Cronaca" e "Corrispondenze dai comuni", ricercando inoltre l'attiva collaborazione dei lettori. Questi vengono infatti invitati ad esprimere il proprio punto di vista, soprattutto per quanto riguarda la trattazione di problemi legati a conflitti di interesse fra i diversi comuni della zona, nella convinzione che "questo pubblico scambio d'idee, a poco a poco interessa anche gli indifferenti, spiega molti malintesi, smussa le angolosità e le diffidenze e spiana la via agli accomodamenti, ai quali più agevolmente le amministrazioni, illuminate da questi plebisciti, ponno con reciproco interesse addivenire, meglio che coll'accedere ai tribunali, le cui sentenze per quanto ispirate ad equità e giustizia, lasciano sempre fra attori e convenuti uno strascico di animadversione e di rappresaglia" (ibidem).
Tra i temi più ricorrenti nelle pagine del giornale vi è quello dello stimolo alla cooperazione fra i lavoratori ed in particolare fra gli allevatori di bovini. A questo proposito, basti pensare a La latteria sociale, uno scritto apparso nel febbraio 1882, che sollecita all'ammodernamento di un istituto ampiamente diffuso a livello locale, ma ancora condotto secondo sistemi tradizionali, allorchè esigenze di mercato e igieniche imporrebbero la fusione di tutte le piccole latterie invernali in un unico grande organismo, sul modello della Latteria sociale di Ponte.
Il periodico comprende anche spazi riservati allo svago nella rubrica "Memorie patrie", incentrata su episodi di storia locale, e nella miscellanea "Curiosità scientifiche".
Dopo tre anni dalla prima uscita, però, la pubblicazione viene interrotta per essere ripresa solo nel dicembre 1888 (a. V, n. 1), con una nuova direzione e una nuova sede amministrativa a Sondrio. La novità più importante riguarda comunque l'abbandono della discussione di questioni amministrative a favore di quelle di natura commerciale. Questo orientamento, determinato dalla constatazione dei "persistenti e non lontani malanni che afflissero e affliggono tuttora ostinatamente l'agricoltura", si riflette infatti sull'organizzazione del giornale la cui "parte agricola tratterà tutti i rami principali in cui si divide e cioè dalla frutticoltura in genere arriverà all'enologia in ispecie, dalla zootecnia in genere si estenderà all'apicoltura e fino alla parte riferentesi al pollame; le più importanti questioni di economia rurale saranno discusse unitamente a quelle più salienti e più pratiche di chimica agraria e di contabilità applicata, e soprattutto si avrà riguardo di schivare i due eccessi dell'empirismo e del dottrinarismo, per mantenere in bell'accordo la scienza e la pratica. La parte commerciale si svolgerà in ogni numero con una rassegna dei più importanti mercati dei principali prodotti agricoli e mensilmente riporterà la rivista dei principali valori con una tabella per ogni numero dei prezzi correnti; conterrà pure per estratto la pubblicazione dei principali avvisi d'appalto, estrazione di prestiti pubblici, ecc. ecc. Da questa rubrica non saranno esclusi gli annunci delle più importanti novità librarie, agricole, commerciali, innovazioni e scoperte più recenti e adattabili (dicembre 1888).
Gli articoli e le nuove rubriche ("Notiziario", "Giurisprudenza agraria", "Note bibliografiche", "Rivista commerciale", "Rivista zootecnica", "Bollettino della Borsa di Milano", "Spigolature", "Calendario dell'ortolano" e "Cose utili a sapersi") sono generalmente affidati ad esperti, fra i quali si segnalano O. Ottavi (viticoltura), V. Ingegnoli (orticoltura), I. Mazzon (pollicoltura) e B. Salvatore (allevamento in genere).
M.C. Br.
Raccolte: MI120: 1882-1885; 1888-1889.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/235/