308. L'Eco del circondario di Gallarate
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Sottotitolo | Rivista settimanale, economica, agricola, amministrativa e d'istruzione popolare. |
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Luogo | Busto Arsizio. |
Durata | 29 giugno 1873 (a. I, n. 1) - 2 novembre 1873 (a. I, n. 19*). |
Periodicità | Settimanale. |
Direttore | Gaetano Allieri. |
Stampatore | Busto Arsizio, Tipografia A. Volonterio poi Milano, Tipografia di Aless. Lombardi. |
Pagine | 4. |
Formato | 37x27 cm. |
Il programma del foglio si colloca all'insegna del paternalismo e dell'accordo tra le parti sociali: gli obiettivi del giornale sono di "promuovere il sempre maggiore sviluppo delle forze industriali e commerciali; di concorrere all'educazione intellettuale e morale dell'operajo, prevenendo le collisioni dei due elementi capitale e lavoro; di opporre l'associazione dei capitali all'estera concorrenza; di opporre l'associazione dei figli del lavoro nei sodalizji cooperativi e di mutua previdenza, al pauperismo causato dalle infermità, dalla vecchiezza, dagli indiscreti monopolj dei generi di necessità prima; di diffondere l'amore del risparmio; di rendere famigliari le istituzioni di credito; il tutto senza trascurare di tener dietro alla parte tecnica propriamente detta delle nostre industrie, massime in occasione di importanti ritrovati nella meccanica applicata" (Programma, 29 giugno 1873). Per quanto attiene invece all'agricoltura, la redazione promette di utilizzare "le più recenti indagini relative ai nostri terreni e alle loro coltivazioni".
Proclamandosi "non disposato a partito alcuno", il periodico afferma che intende "farsi eco degli interessi di tutti", mirando polemicamente a "quella serie progressiva di benefici, dei quali molte altre parti del Regno da tempo fruiscono". Di fatto, però, predilige gli affari industriali, sostenendo che "l'industria importa più che la fecondità del terreno" in quanto essa è "causa di civiltà".
L'orientamento politico conservatore del giornale emerge già nei primi numeri con un saggio a puntate di Giovanni Maggi (L'economia nella vita operaja): in esso, rispondendo all'intento di "istruzione popolare" presente fin dalla testata e traendo spunto dalla Comune parigina di due anni prima, si afferma la necessità di "togliere di capo all'operaio le utopie, e principalmente quella che la rivoluzione dell'89 abbia levato al potere il solo terzo stato, e che altra rivoluzione debba innalzarvi il quarto" (29 giugno 1873). Il preminente interesse per l'industria è poi evidente nella campagna contro la minacciata tassa sui tessuti e nell'inchiesta volta a conoscere "come e quando soerse tra noi il moto economico di cui oggidì siamo testimonj, quali fasi percorse, quali cause lo arrestarono o lo favorirono, quali furono le persone che vi ebbero parte più efficace a vantaggio di un'intera tratta di paese, e più ancora a chi si devono le prime iniziative" (Uno sguardo retrospettivo al movimento economico del Circondario, 6 luglio 1873).
Il periodico apre le sue colonne a studi sull'amministrazione pubblica, mirando ad avere come interlocutori i municipi e le altre istituzioni pubbliche locali: inoltre riporta notizie su ordinamenti amministrativi e finanziari, le disposizioni delle amministrazioni locali in materia d'igiene, scritti di Luigi Tatti sul raccordo con la ferrovia del Gottardo - ritenuto decisivo per l'economia della zona - articoli sulle scuole tecniche, le biblioteche popolari, gli istituti di credito, le società operaie e le abitazioni dei contadini nel circondario. Sotto l'intestazione "Novità" riferisce dei progressi compiuti nell'agricoltura (concimi, disinfettanti, nuovi sistemi di purificazione dell'acqua) e nell'industria (esperimenti sui combustibili, nuove fibre vegetali, macchine calcolatrici, incisioni sulle materie prime), ricorrendo quasi sempre a citazioni dalla stampa specializzata, in particolare «Il Progresso» di Torino). Da segnalare fra le le rubriche d'informazione locale, accanto alle "Mercuriali della settimana" contenenti i prezzi delle granaglie sui mercati, un bollettino sul "Movimento settimanale della Cassa di risparmio in Busto Arsizio".
A. Ac.
Raccolte: MI120: 1873.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/308/