312. L'Eco della borsa e della banca
Sottotitolo | Giornale quindicinale indipendente. |
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Luogo | Milano. |
Durata | 7 febbraio 1908 (a. I, n. 1) - 11 marzo 1908 (a. I, n. 3*). |
Periodicità | Quindicinale. |
Direttore | Della Gogherie (redattore capo). |
Gerente | Achille Martelli. |
Stampatore | Milano, Tip. L.F. Cogliati. |
Pagine | 8. |
Formato | 32x24 cm. |
Informato giornale finanziario, il più costoso tra quelli dell'epoca e con un programma assai ambizioso, l'«Eco» si mette al servizio dei lettori per la compra-vendita di titoli in tutte le borse italiane ed europee, la verifica gratuita dei numeri di tutti i titoli italiani ed esteri redimibili, la sottoscrizione gratuita ad ogni emissione e per qualunque genere di informazioni sui valori italiani ed esteri. L'amministrazione del giornale intende aprire uffici a Milano, Torino, Genova, Firenze e Roma che mettano a disposizione degli operatori i principali giornali finanziari del mondo, i telegrammi e i corsi di tutte le borse europee, così da "creare l'organizzazione più completa che un giornale finanziario abbia mai offerto in Italia" (Nostro programma, riportato su ogni numero). Il giornale premette inoltre che intende divenire settimanale, allegare un supplemento, spedire circolari anche quotidiane agli abbonati "nei casi di urgenti comunicazioni di generale interesse" e aumentare le pagine a 12 o 16 "quando le comunicazioni sui rapporti delle Società o dei sorteggi occupassero troppo spazio".
L'«Eco» dedica le sue colonne ad articoli sulla crisi economica del 1907, a corrispondenze da Parigi, a consigli sugli investimenti e a studi sulla finanza e sui mercati. "Il capitalista non si occupa, non si preoccupa che dei movimenti alternativi di rialzo e di ribasso che possono subire, che subiscono necessariamente, qualunque sieno, i valori che gli appartengono [ ]. Il capitalista sembra credere che l'impiego del danaro non valga la pena di studiare la scienza del collocamento finanziario [ ] Ciò che deve determinare la sua compera o la sua vendita, non dev'essere il corso del valore, ma il motivo, il "Perché" del corso medesimo, e, per conoscere questo "Perché", non c'è che da indirizzarsi al finanziere professionale di sua fiducia, o a qualunque altra fonte d'informazioni degna di fede" (Della Gogherie, Perché?, 7 febbraio 1908).
A. Ac.
Raccolte: MI120: 1908.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/312/