333. L'Esposizione italiana del 1881 in Milano illustrata

Luogo Milano.
Durata 1881.
Editore Edoardo Sonzogno editore.
Stampatore Milano, Tipografia dello Stabilimento di Edoardo Sonzogno.
Pagine 8 (4 di testi e 4 di ill.).
Formato 26x37,5 cm.
Note Si tratta di 40 dispense s.d., di cui non è dato sapere neppure la periodicità.

Si tratta di 40 "dispense", tutte senza data. Gli articoli sono prevalentemente senza firma (ad eccezione degli articoli più corposi e impegnativi, collocati in prima pagina). Ogni numero presenta una grande quantità di illustrazioni, di varia misura.

Nel primo numero vengono annunciati alcuni dei nomi più prestigiosi che collaboreranno alla pubblicazione: Domenico Basile, Gerolamo Boccardo, Gaetano Cantoni, Giuseppe Colombo, Giuseppe Fiorelli, Luigi Gabba, Michele Lessona, Luigi Luzzatti, Mauro Macchi, Giuseppe Mussi, Gabriele Rosa, Giuseppe Sacchi, Francesco Selmi.

L'ottica prevalente attraverso cui l'Esposizione di Milano viene analizzata non è comunque di tipo economico. Grande spazio viene infatti riservato alle sezioni delle belle arti e ad annotazioni di costume. In ogni numero vengono descritti gli oggetti esposti giudicati maggiormente degni di nota, ma tra essi la scelta ricade principalmente su prodotti dell'artigianato. Anche nel caso in cui vengano descritti prodotti innovativi dal punto di vista tecnologico-industriale (per esempio La locomotiva degli stabilimenti di Pietrarsa e dei Granili, nel n. 40; La macchina a vapore della ditta Cantoni Krumm e C. di Legnano, nel n. 32; La macchina a vapore della ditta E.G. Neville di Venezia, nel n. 35) non è dato riscontrare nessun approfondimento di carattere tecnico. Anche le illustrazioni che accompagnano tali descrizioni sono povere di dettagli tecnicamente significativi.

Oltre ai contributi firmati dai collaboratori precedentemente citati, è da segnalare un articolo di Leone Carpi dal titolo Significato economico-sociale dell'Esposizione nazionale di Milano (n. 7), in cui l'importanza dell'Esposizione viene individuata nel fatto che essa offre la possibilità di indagare e confrontare i concreti livelli di sviluppo economico raggiunti nelle varie regioni italiane e di studiare gli strumenti (di carattere sia economico che sociale) più adatti per stimolarne una crescita ulteriore.

F. Po.

Raccolte: MI007: 1881.