338. Esposizioni e attualità

Sottotitolo Rivista illustrata. Premiata a Roma ed a Milano nel 1902 con medaglia d'oro.
Luogo Milano.
Durata 12 luglio 1904 (a. III, n. 30*) - 3 settembre 1905 (a. IV, n. 69*).
Periodicità Quindicinale poi settimanale.
Direttore Renzo Annoni poi nessuno.
Gerente Luigi Dell'Acqua poi G.F. Tadini.
Editore Nessuno, poi Carlo Gardinali.
Stampatore Milano, Società cromotipografica commerciale poi Stabilimento lito-tipografico G. Abbiati.
Pagine 8-9. Il numero del 28 maggio 1905 (a. IV, n. 57) è di 12 pagine.
Formato 29,5x40,5 cm.
Note Contiene fotografie e illustrazioni.

La rivista, ricca di inserzioni pubblicitarie, di fotografie, di illustrazioni, presenta un carattere decisamente eclettico. Il programma della direzione è quello di divulgare i progressi e le novità registrati nei campi dell'industria e dell'agricoltura come in quello dell'arte, con speciali rassegne illustrate, articoli di critici competenti e di noti e valenti pubblicisti (18 dicembre 1904), allo scopo di dare vita a una pubblicazione che risulti interessante, ricca di informazioni, agile, di piacevole lettura e rivolta ad un eterogeneo e largo pubblico (Anno quarto, 1° gennaio 1905). La rivista segue le esposizioni di ogni genere che si svolgono in Italia e all'estero, proponendosi tra l'altro di disimpegnare le rappresentanze dei singoli espositori curando il collocamento della merce e tutte le pratiche richieste. Inoltre si informano i lettori sugli esiti di congressi e concorsi, su comizi agrari, cattedre ambulanti d'agricoltura, consorzi e cooperative, scuole, società di mutuo soccorso, società di assicurazioni; è prestata attenzione anche alle vicende parlamentari ed elettorali, alla politica estera e a quella finanziaria; non mancano infine articoli dedicata ad artisti, luoghi di villeggiatura, manifestazioni sportive e teatrali, monumenti, edifici, questioni artistiche e architettoniche e note letterarie, bibliografiche, pareri legali. La rivista non sostiene a priori teorie protezionistiche, ma è consapevole che gli interessi della nazione non si possono regolare solo alla stregua delle dottrine e che è assolutamente necessario un sostegno deciso all'industria nazionale (Un'industria minacciata, 12 luglio 1904); è convinta della opportunità delle esposizioni, ma si pronuncia a favore dell'istituzione di un ufficio ministeriale che le disciplini e le coordini (La praticità delle esposizioni, 25 agosto 1904); caldeggia una riforma del sistema tributario, lo snellimento dell'"opprimente meccanismo burocratico", l'esigenza di combattere il fiscalismo, "tarlo roditore di tutte le risorse economiche", una opportuna diminuzione dell'accentramento amministrativo, "elemento dissolvente di ogni feconda iniziativa locale" (Il Paese, 12 settembre 1904); auspica la nascita di un partito "commerciale progressista" e la partecipazione diretta alla vita pubblica e politica dei produttori e dei commercianti (Un nuovo partito, 4 dicembre 1904); paventa, allorquando prevalgono nelle sfere governative mestierantismo politico, partigianeria faziosa, gretto cozzare di interessi personali, la divaricazione tra il "paese legale" e il "paese reale" che lavora e produce (Il paese lavora, 12 marzo 1905; La psiche della crisi, 2 aprile 1905); è favorevole, infine, a una politica coloniale attiva e per una "conquista lenta, progressiva" della Cirenaica e della Tripolitania (Espansione politica, 18 giugno 1905).

I. Pi.

Raccolte: MI120: 1904-1905.