Cessate le pubblicazioni del periodico «L'agricoltura bresciana», la «Gazzetta agricola commerciale bresciana» ne raccoglie idealmente l'esperienza e i contenuti. Sorta su iniziativa del Comizio agrario e del Circolo commerciale bresciano, si rivolge prevalentemente a un pubblico di agricoltori, commercianti ed esercenti, di cui si propone di essere la voce diretta, seguendo da vicino sia gli interessi del commercio che quelli della produzione agricola. Suoi interlocutori sono anche, più in generale, mediatori, piccoli proprietari, affittuari, "uomini d'affari" in genere, persone tutte abituate "ad operare […] senza perdere tempo in discorsi", a cui fornire notizie improntate soprattutto al "senso pratico" (19 maggio 1894, p. 1). La «Gazzetta» sostiene la libera iniziativa individuale propugnando il decentramento amministrativo a livello locale, apertamente critica verso il ruolo "accentratore" dello Stato e i suoi "monopoli": "Noi vorremmo che si restituisse ai cittadini e alle corporazioni locali (province, comuni, associazioni) il diritto di provvedere liberamente ai propri bisogni, e lo Stato restringesse l'azione sua" (Incominciando, 19 maggio 1894).

Il periodico pubblica gli atti ufficiali del Comizio agrario e del Circolo commerciale bresciano; fornisce informazioni e norme legislative relative ai negozianti, notizie e listini relativi ai prezzi delle principali merci negoziate sulla piazza bresciana, segue mercati e fiere locali (con le rubriche fisse "Circolo commerciale", "Movimento dei prezzi", "Mercati e fiere"). Si occupa inoltre di bachicoltura, di commercio e prezzi dei bozzoli, catasto, imposte sui terreni, dazi doganali, credito agrario; segue congressi di società economiche, esposizioni e mostre agricole; aggiorna sull'andamento della Banca cooperativa per gli operai e la piccola industria, e sulla costituzione della nuova Banca popolare di Brescia, di cui pubblica il programma costitutivo e i nomi dei componenti il comitato promotore.

Gli articoli sono prevalentemente non firmati, o siglati; tra le firme ricorrono quelle di Gabriele Rosa e di F. Patria.

G. So.

Raccolte: MI120: 1894.

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