369. Gazzetta dei pellami ed articoli affini
‹ precedente | 369 di 726 | successivo ›
Sottotitolo | (Con Agenzia internazionale) poi (Con Agenzia internazionale in pellami, vallonea, ecc.) poi (Con Agenzia internazionale in pellami, vallonea, ecc.). Premiata con attestato all'Esposizione agricola didattica industriale di Monza. |
---|---|
Luogo | Milano. |
Durata | 15 ottobre 1878 (a. I, n. 1) - 13 maggio 1880 (a. III, n. 48*). |
Periodicità | Decadale. Nessun numero è stato pubblicato nel febbraio 1880. |
Direttore | Nessuno, poi Luigi Spreafico. |
Gerente | G. Canetta. |
Stampatore | Milano, Tipografia cooperativa, poi Società Tipo-Litografica A. Zanaboni. |
Pagine | 4; 6 in alcuni numeri doppi. |
Formato | 47x32 cm. |
Note | Illustrato. L'ultima pagina e talvolta una colonna della penultima sono occupate dalla pubblicità. Dal 3 gennaio 1879 al 20 aprile 1879 a ridosso del titolo vi è un disegno di fantasia. |
L'articolo di presentazione, intitolato Due parole ai nostri cortesi lettori, pubblicato sul primo numero del 15 ottobre 1878, dopo avere rilevato come in Francia, in Germania e in Inghilterra ogni ramo dell'industria abbia un periodico speciale che "ne porta gli interessi, ne diffonde le notizie, tiene al corrente tutti gli interessati delle scoperte e dei miglioramenti", così prosegue: "Siamo al primo numero del nostro giornale «Gazzetta dei pellami» possiamo poi lusingarci per essa di una lunga vita nell'appoggio di tutti i conciatori e negozianti di pelli, ecc. Lo speriamo. I sistemi attualmente seguiti dalla maggior parte dei conciatori sono ancora quelli ereditati dai nostri padri. In questi ultimi tempi la scienza e l'industria hanno fatto passi da gigante sulla via del progresso. Orbene poche innovazioni si sono introdotte nelle concerie italiane. Da che ciò? Dalla scarsità di mezzi nella diffusione di tali notizie interessanti al fabbricante, e quindi dalla mancanza in Italia di un giornale che le renda a pubblica cognizione. L'Italia in questo ramo d'industria ha bisogno d'imparare dai paesi più avanzati di lei, e che appunto per ciò smerciano nelle nostre piazze ingenti quantità dei loro prodotti [...]. Occorre attivare lavori e stabilimenti grandiosi i quali producano benessere alla nazione, levino dall'ozio o dalla miseria le basse popolazioni. Ne otterremo reali vantaggi. Ma occorre anche che tali intraprese partano da italiani i quali siano compresi dell'importanza di ciò che fanno. [...] Se il nostro giornale troverà appoggio, simpatie e compatimento ne' suoi primi passi, speriamo che ad una prossima mostra mondiale i nostri venditori di pelli l'abbiano ad organo dei propri interessi ed a propugnatore del risorgimento di questo importante ramo industriale [...]. Ciò serva di programma alla «Gazzetta» le cui colonne saranno aperte a quei signori i quali avessero a fare comunicazioni importanti all'industria pellattiera italiana".
Il periodico pubblica articoli riguardanti la tecnica dell'industria conciaria e talvolta il commercio dei suoi prodotti. Tra essi ricordiamo: Le pelli italiane all'Esposizione di Parigi 1878 di J. Heil (5 e 15 dicembre 1878); Sguardo retrospettivo all'industria dei pellami nel 1878 di Augusto De Loff (10 e 20 febbraio 1879) e Se e come l'industria della concia possa risorgere in Italia (18/25 ottobre e 10 novembre 1879).
Le rubriche sono: "Corrispondenze commerciali", "Corrispondenze particolari", "Notiziario", "Varietà" (queste due ultime talvolta accorpate) e "Corrispondenza dall'Esposizione" (presente soltanto nel 1878).
Il numero del 15 novembre 1878 contiene un foglio supplemento con l'elenco dei conciatori e dei negozianti di pellami e affini italiani ed esteri premiati all'Esposizione di Parigi 1878.
Nel 1879 il periodico è aperto talvolta da un pastone generale intitolato Rivista o Rivista estera.
Col numero del 10 marzo 1879 Luigi Spreafico, fino allora amministratore del giornale, ne assume anche la direzione. Lo stesso numero contiene una nota redazionale con la quale si comunica il cambiamento della qualità della carta e dell'impaginazione in modo che il periodico possa contenere "la maggior copia di materia". Da allora le colonne di ciascuna pagina aumentano da tre a quattro.
Il periodico ha talvolta un'appendice di varietà. Nei primi tre numeri (dal 15 ottobre al 5 novembre 1878) essa è costituita dal bozzetto Milano plebea. Studi sociali di Cleto Sprea, rimasto incompiuto. In seguito, il contenuto dell'appendice si riferisce particolarmente ad argomenti interessanti la categoria. Particolarmente importante è il rapporto della Classe 49 Italia Gruppo V Cuoio e pelli all'Esposizione di Parigi 1878 di M. Mercier (numeri dal 30 aprile al 5 giugno 1879). Soltanto gli articoli precedentemente citati sono firmati dagli autori.
Nessuno scritto dell'ultimo numero del 13 maggio 1880 lascia prevedere la cessazione delle pubblicazioni. La mancata uscita di tutti i numeri del febbraio 1880 ed un pressante appello rivolto in quello stesso numero agli abbonati a spedire l'importo, fanno però presumere l'esistenza di una crisi latente.
F. Pe.
Raccolte: MI120: 1878-1880.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/369/