392. Giornale del commercio
Sottotitolo | Quotidiano commerciale, industriale, finanziario e agricolo. |
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Luogo | Milano. |
Durata | 17 febbraio 1912 (a. I, n. 1) - 2 aprile 1914 (a. III, n. 3*). |
Periodicità | Settimanale poi quotidiano. |
Gerente | Emilio Carcano poi Giuseppe Invernizzi. |
Editore | Agenzia della Stampa. |
Stampatore | Como, Tip. del Giornale poi Tip. del Corriere del mattino poi Milano, Tip. Moderna. |
Pagine | 6 poi 4. |
Formato | 57x42 cm poi 56x40 cm. |
Benché la pubblicazione non venga introdotta da articoli o note che informino il lettore circa i suoi intenti programmatici, i contenuti emergono grazie alla chiara impostazione delle rubriche e alla natura delle tematiche in esse trattate: predomina lo sforzo di seguire lo sviluppo delle industrie e dei commerci nazionali e la loro difficile affermazione nel campo della concorrenza internazionale, nel proposito di fare del periodico un organo privilegiato di consultazione per la mole di notizie di natura economica riportate.
La prima pagina della rivista viene interamente destinata alla rubrica "Rassegna finanziaria e industriale", nella quale sono pubblicati, oltre ai dati sull'andamento della Borsa di Milano e delle principali borse estere, le tabelle dei valori delle importazioni ed esportazioni comunicati dall'Ufficio trattati e legislazione doganale, le disposizioni governative in materia di tassazione e di revisione delle tariffe doganali in occasione del rinnovo dei trattati di commercio con le principali potenze (su questo tema si veda, in particolar modo, la relazione sull'Assemblea di presidenze e rappresentanze delle associazioni industriali, tecniche e agricole della nostra città, 30 marzo 1912) e ancora dati relativi ad assemblee di banche e società industriali. Seguono le rubriche "Rivista della stampa finanziaria estera", "Rivista dei mercati internazionali", "Appalti e forniture", "Note e informazioni" (con avvisi di congressi, fiere ed esposizioni), "Agricoltura" (con brevi note sull'andamento dei lavori agricoli nelle diverse regioni italiani e notizie desunte dagli uffici agrari esteri), "Notizie per gli esportatori", "Note di giurisprudenza commerciale", "Fallimenti e dissesti", "Dividendi di società", "La rivista settimanale politica ed estera".
Grande l'attenzione rivolta all'organizzazione industriale di classe e alle nuove associazioni padronali operanti sul territorio italiano nella tutela dei loro interessi: si veda la statistica dell'Ufficio del lavoro sull'Opera delle organizzazioni industriali e commerciali in Italia nell'anno 1911 (17 febbraio 1912) e Il programma nazionalista della Confederazione italiana dell'industria (2 marzo 1912). Fra gli articoli pubblicati nel 1912 si segnala, inoltre, riguardo al disegno di legge sull'istituzione del monopolio di Stato delle assicurazioni sulla vita presentato dal governo Giolitti alla Camera, la Relazione della Presidenza dell'Associazione fra commercianti, esercenti ed industriali di Milano (2 marzo 1912), nella quale il monopolio viene definito "un mezzo inadeguato allo scopo, e perciò una illegittima ingerenza nella libertà economica".
Nel 1914, probabilmente dopo un periodo di sospensione, il «Giornale del commercio» ritorna nelle vesti di quotidiano: "Il nostro ritorno alla vita è la prova di un bisogno da soddisfare e di una lacuna da riempire, perocchè la grande metropoli lombarda, di un organismo giornalistico agile, vivace e libero aveva urgenza, nell'ambito della tumultuaria vita industriale e commerciale ogni giorno più feconda di energie nazionali [ ] spronandoci il desiderio di favorire l'incremento delle piccole e delle grandi imprese dal punto di vista dell'interesse nazionale" (Il nostro ritorno, 24 marzo 1914). Questa seconda fase di vita del foglio viene contrassegnata, oltre che da un grande interesse per le rassegne finanziarie estere, continuamente citate in quanto "per poter considerare i fenomeni finanziari occorre considerare il fenomeno non in un dato paese o in una data regione, ma in un campo di osservazione ben più vasto, nel mercato internazionale, cioè l'unico campo adatto per l'orientazione e lo studio dei fenomeni economici" (Il fenomeno monetario, 1° aprile 1914), da un notevole ampliamento delle rubriche "Aste, appalti, aggiudicazioni", con segnalazioni quotidiane dei lavori edili, stradali, idraulici e portuali 'in vista e indetti', di forniture, servizi e vendite, e "Assemblee e bilanci", nonché dall'introduzione della rubrica "Collaudi", sui lavori eseguiti dalle imprese in dipendenza dei contratti d'appalto.
Fra gli articoli di maggior interesse si segnalano Occorre maggior coraggio (24 marzo 1914), sulla necessità della pubblicità quale arma efficace nella lotta contro la concorrenza commerciale o per la conquista di un mercato; I nuovi gravami fiscali (26 marzo 1914), analisi e commento dei principali provvedimenti fiscali presi dal nuovo governo Salandra; e, di Giuseppe Brambilla, - unico nome di collaboratore presente sulle pagine della rivista - fautore del protezionismo granario, Per l'economia granaria (29 marzo 1914).
C. Ro.
Raccolte: MI120: 1914 (lac.). CO002
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/392/